Mendrisiotto

Il gruppo Lega-Udc-Udf di Mendrisio perde l’anima Udc

Nadir Sutter ha rassegnato la dimissioni dal legislativo, ‘per ragioni personali’. Robbiani: ‘Le prese di posizione della sezione non hanno fatto bene’

Nadir Sutter
(Ti-Press)
24 novembre 2022
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La lettera è stata imbucata martedì: dopo otto anni di politica attiva sui banchi del Consiglio comunale di Mendrisio Nadir Sutter lascia. Lui, di fatto l’Udc del gruppo Lega-Udc-Udf, ha deciso fosse il momento (e il caso) di chiudere quel capitolo. Informate le autorità comunali, il consigliere ha reso partecipe il suo gruppo, la sezione (neocostituita) del suo partito e la Commissione pianificazione, di cui è stato presidente sino a poco tempo fa. I motivi? «Mi ritiro per ragioni personali», ci risponde, non aggiungendo altro. Voci di corridoio sovrappongono, però, a queste dimissioni impreviste, possibili frizioni all’interno dell’Udc, sezione nella quale, peraltro, è appena stato eletto membro di Comitato. Al passo indietro di Sutter, che continua a rivendicare la sua adesione ai valori del partito, non sembrano essere estranee, in effetti, recenti uscite della sua parte politica, in particolare in materia di Preventivi 2023 (e di aumento di due punti del moltiplicatore d’imposta) e sulla gestione politica del dicastero Aziende, contestata ufficialmente dal gruppo.

«Ci spiace che il collega Sutter se ne vada – commenta, raggiunto da ‘laRegione’, il capogruppo Massimiliano Robbiani (Lega). Che annota –, di sicuro non hanno fatto bene le ultime due prese di posizione della sua sezione. Da parte nostra, vista la collaborazione avuta in questi anni e grati per il suo contributo, abbiamo ritenuto opportuno chiedergli se voleva continuare il suo impegno come indipendente». Invito che Sutter ha, però, declinato. Rifuggendo, altresì, da possibili interpretazioni polemiche. Ma restando orgogliosamente un cittadino di Mendrisio: «Nel nostro piccolo – sottolinea – siamo grandi». Resta, sullo sfondo, la successione degli ultimi eventi. Ovvero il ‘no’ secco, a fine ottobre, pronunciato dalla sezione Udc di Mendrisio, presieduta dall’avvocato Pierluigi Pasi, davanti all’aumento della pressione fiscale nel solco della proposta del Municipio di passare dal 75 al 77 per cento di moltiplicatore. E soprattutto la presa di distanza, a metà novembre, dalla richiesta firmata dal gruppo Lega-Udc-Udf in Consiglio comunale di affidare la guida del dicastero Aziende – oggi diretto da Massimo Cerutti – a un altro municipale. Un comunicato stampa che, a una lettura esterna, aveva tutta l’aria di sconfessare l’operato del rappresentante in Consiglio comunale. Quello stesso esponente che martedì ha tirato le sue conclusioni, scegliendo di chiuderla lì. A riaprirsi, nel prossimo futuro, a Mendrisio sarà, c’è da credere, la discussione sulla lista unica con la Lega dei ticinesi.