Crisi energetica, luci spente e termosifoni a 20 gradi

La crisi energetica bussa alle porte e anche il Comune di Novazzano corre ai ripari. La settimana scorsa il Municipio ha preso una serie di misure attente al risparmio delle risorse. L’elenco dei provvedimenti, come si legge in una nota, è nutrito. Si prevede, infatti, di limitare la temperatura a 20 gradi negli stabili comunali amministrativi e nelle scuole, scendendo a 16 nei fine settimana quando i locali non vengono utilizzati; di installare delle valvole termostatiche automatiche di controllo della temperatura alle elementari e di spegnere tutti gli apparecchi elettrici al di fuori degli orari di funzionamento.

Novazzano si prepara altresì a rinunciare all’illuminazione di Natale negli spazi comunali e alle luminarie, e a ridurre l’illuminazione negli atri, nei corridoi e all’entrata degli edifici e a farne a meno all’esterno degli immobili pubblici; inoltre laddove possibile si utilizzeranno le lampade a Led e si abbasserà la luce pubblica stradale durante le ore notturne.

In più il Comune si impegna a sensibilizzare e a informare la popolazione, le aziende, le associazioni e i collaboratori comunali. L’invito rivolto a imprese e negozi è al rispetto dell’Ordinanza sull’inquinamento luminoso, con accertamento della situazione attuale.

"In qualità di membro di Città dell’Energia - si legge nella presa di posizione -, il nostro Comune ha da anni avviato il proprio percorso di sviluppo di una politica energetica e climatica sostenibile a livello comunale. Con la ricertificazione, avvenuta nel 2021, il Comune ha incrementato considerevolmente il proprio punteggio. Negli anni sono numerosi gli investimenti in ambito energetico sostenuti dal Comune, che oltre all’installazione del fotovoltaico su diversi edifici, ha visto la sostituzione laddove possibile delle unità termiche, con l’abbandono di energia fossile. L’ultima opera conclusa è stata quella del risanamento energetico della scuola dell’infanzia, certificata ora Minergie".