La Città ha già attive diverse misure, in particolare riguardanti il fotovoltaico, ma interruzioni di elettricità non sono escluse
In un’interrogazione inoltrata al Municipio in tempi non sospetti (leggi: prima dello scoppio della guerra in Ucraina), Petra Schnellmann (Plr) ha domandato in buona sostanza se la Città di Lugano fosse preparata per far fronte alla crisi energetica. La risposta si può riassumere con un "sì", ma non sarà una passeggiata.
Il fulcro dell’interrogazione, e di conseguenza della risposta della Città, si concentra sul fotovoltaico; una misura integrata nello standard edifici dal 2019, che prevede il raggiungimento del label Minegie-A o Minergie-P (che indicano rispettivamente un buon livello d’indipendenza energetica e un livello bassissimo di consumi) per tutte le nuove costruzioni. Sugli edifici già esistenti, i pannelli vengono applicati dove possibile. Al momento gli edifici muniti di impianti fotovoltaici sono 11, di cui 5 pare producano più energia di quella consumata. Una forma di approvvigionamento che stando al Municipio sarebbe già sufficientemente attrattiva per i privati, dato che gode di svariati incentivi, detrazioni, e pure la possibilità di acquistare i pannelli in leasing. Nonostante non si ritenga quindi necessario renderla ancora più attrattiva per i privati, come richiesto da Petra Schnellmann, l’esecutivo sta comunque lavorando a ulteriori forme di promozione diverse dall’incentivo.
Ma, fotovoltaico a parte, che d’inverno lascia comunque il tempo che trova, come verrà affrontata la possibile, e probabile, crisi energetica? Secondo quanto dichiarato dal Municipio, le Ail Sa, muovendosi in anticipo, sarebbero riuscite a "far scorta" a sufficienza per contenere al massimo i rincari che decorreranno a partire da gennaio. Vanno inoltre aggiunte le modifiche sia strutturali (edifici e strutture) che comportamentali (collaboratori) già introdotte dal Municipio a fine settembre, come per esempio l’obbligo di tenere porte e finestre chiuse durante l’inverno, e l’abbassamento della temperatura di palestre e piscine. Penurie di elettricità e gas non sono comunque escluse, e in quel caso si potrebbe dover ricorrere a contingentamenti o interruzioni della fornitura di essi. A questo riguardo la Città di Lugano rimane comunque in contatto con un gruppo di lavoro istituito ad hoc a livello cantonale.