Accertato l’abuso edilizio, il promotore del progetto di una stalla sana la situazione. E la Città concede la licenza, ‘ad alcune condizioni’
Milano ha il ‘suo’ Bosco verticale, Mendrisio avrà il ‘suo’ muro vegetale. Si è archiviato così, con una soluzione in sanatoria e di compromesso, il contenzioso tra il Municipio della Città e il proprietario di un complesso agricolo a Ligornetto. Vicenda sulla quale, il settembre scorso, ha acceso i riflettori una interpellanza interpartitica – Plr, AlternativA, Lega-Udc-Udf –, primo firmatario il consigliere Marco Tela. Accertato, nel marzo scorso, un abuso edilizio a seguito del muro in cemento armato alzato nelle vicinanze dell’accesso alla Superstrada, l’esecutivo, come chiarisce il capodicastero Costruzioni Daniele Caverzasio, ha fatto la sua parte. Riscontrata la discrepanza tra l’autorizzazione staccata nell’estate del 2020 per la realizzazione di una stalla per bovini con annesso agriturismo – fuori zona edificabile – e il manufatto lungo una trentina metri e alto 3, si è intervenuti.
«A quel punto – conferma Caverzasio – abbiamo ordinato l’immediata sospensione dei lavori, accompagnata dalla richiesta di allestimento di una domanda di costruzione a posteriori per le opere non aderenti alla licenza edilizia». Sollecitazione a cui si è dato seguito. «In effetti – spiega – il primo aprile scorso è stata presentata una domanda di costruzione in sanatoria – di fatto una variante, ndr –, in contemporanea l’istante ha richiesto la revoca dell’ordine di sospensione dei lavori, limitatamente alle opere non coinvolte dall’abuso edilizio e già a beneficio di una regolare licenza. Sentiti i servizi competenti, il Municipio ha acconsentito alla richiesta».
Il 24 agosto scorso, infatti, il promotore del progetto ha ottenuto la licenza edilizia. «Tra le condizioni particolari poste, però, dall’esecutivo – fa sapere il capo dicastero – c’è un rinverdimento del muro, in modo da ridurre l’impatto visivo del manufatto e migliorare il suo inserimento nel contesto. Anche Ustra, tramite avviso cantonale, ha fatto le sue considerazioni dal punto di vista della sicurezza stradale». Del resto, il muro è stato «preavvisato favorevolmente dai competenti uffici cantonali».
Dai servizi governativi, d’altro canto, come ha ribadito Caverzasio agli autori dell’interpellanza, sul progetto che include, come detto, un agriturismo – con vendita diretta e ristorante –, è arrivata luce verde, in buona sostanza, su tutti i fronti. L’inserimento del complesso nella zona è stato accompagnato da preavvisi favorevoli quanto a impatto sonoro e sul traffico. Nulla da dire neppure sulla presenza del pozzo captazione dell’acqua potabile Mendrisio-Ligornetto: «La costruzione si trova a una distanza di circa 250 metri dal pozzo ed è abbondantemente al di fuori dalle zone di protezione delle acque».