Mentre per quanto riguarda il rifacimento di via ai Ronchi l’avviso di pubblicazione è all’albo. L’iter si è rivelato ‘estremamente complesso e faticoso’
È ormai trascorso più di un anno dal crollo di via ai Ronchi a Daro e sono in diversi a chiedersi quando verrà ripristinata la strada comunale. Il crollo di 30 metri di carreggiata e del sottostante muro di sostegno era avvenuto la mattina del 27 agosto dell’anno scorso, in corrispondenza di un cantiere edile privato. Oltre ad aver interessato parte della strada dotata di parapetto, il cedimento aveva coinvolto anche sottostrutture comunali elettriche e per l’acqua potabile. Per informare i confinanti, proprio in questi giorni il Municipio ha recapitato loro una lettera in cui aggiorna sulla situazione attuale. Nello scritto, che segue una precedente indicazione inviata lo scorso 30 maggio, l’esecutivo informa gli abitanti su alcuni aspetti e spiega i prossimi passi. “Purtroppo, malgrado i fermi intendimenti del Municipio, non è ancora stato possibile dare inizio ai lavori di rifacimento e di sistemazione di via ai Ronchi”, viene spiegato nella missiva. L’iter si rileva tuttora “estremamente complesso e faticoso”, il Municipio aveva ordinato al titolare del fondo oggetto del franamento la presentazione di un progetto e di una domanda di costruzione per la messa in sicurezza del suo sedime, sul quale fosse poi possibile progettare e organizzare il ripristino della strada comunale. Per finire “dopo non poche discussioni, la domanda di costruzione richiesta è stata presentata e la procedura di verifica ha potuto prendere avvio”, si legge nella comunicazione. E nel frattempo la licenza edilizia per l’edificazione del muro di sostegno è stata rilasciata.
Anche il progetto per la sistemazione della strada comunale ha così potuto essere preparato e l’avviso di pubblicazione è avvenuto negli scorsi giorni all’albo comunale e sul foglio ufficiale. Ora, una “difficoltà supplementare risiede nel fatto che al momento dell’allestimento del piano ci si è resi conto che la precedente strada occupava per una ventina di metri quadrati la proprietà privata oggetto del franamento, senza che in passato la questione sia mai stata sistemata dal punto di vista formale”. Oggi è quindi necessario “porre rimedio anche a quest’aspetto trovando un accordo con la controparte, se possibile, o in alternativa attraverso una procedura espropriativa”. In definitiva comunque il calibro stradale non cambierà rispetto a come si presentava prima del crollo, ma i confini verranno rettificati. Nella comunicazione si legge che è “presumibile che il Comune, tramite il Municipio, anche per non perdere ulteriore tempo, anticiperà il finanziamento dell’intervento di messa in sicurezza di quel sedime, rinviando a un momento ulteriore la definizione formale delle responsabilità e l’assunzione dei relativi costi”. Sulle responsabilità dell’accaduto vi è infatti una divergenza di opinioni fra Comune e impresa.
Il progetto della nuova strada, la cui realizzazione è vincolata dall’edificazione del muro, oltre alla rinnovata pavimentazione prevede anche la creazione di un sistema di canalizzazioni lungo 170 metri. Verranno inoltre create sei nuove graditoie (griglie stradali) per consentire lo smaltimento delle acque che verranno convogliate nel riale Boné. Non verrà dunque sistemata solo la porzione di carreggiata interessata dal crollo (30 metri) ma bensì circa 220 metri in totale, inoltre, per la sicurezza della strada, dove prima c’era un piccolo muro di sostegno verrà costruito un cordolo. Il costo totale dell’opera è di 695mila franchi. Un progetto importante per il Municipio che intende risolvere la situazione il prima possibile, soprattutto per i cittadini che non hanno più a disposizione l’accesso diretto alla propria abitazione ma che devono fare un percorso più lungo.