La vicenda si sarebbe consumata a Mendrisio tra due pazienti, entrambi sotto l’influsso dei medicamenti. Il processo è previsto per ottobre
Approderà in aula una vicenda di presunta violenza che si è consumata tra le mura della Clinica psichiatrica cantonale di Mendrisio. La vicenda – ne dà notizia la Rsi – riguarda una paziente che sarebbe stata stuprata da un altro ospite (di diciott’anni) della struttura, il quale è stato rinviato a giudizio.
"Quella sera – si legge nell’articolo della Rsi – i due si diedero appuntamento nella camera di lei, per fumare insieme una sigaretta in bagno. Il giovane avrebbe approfittato dell’occasione per violentare la donna, incapace di opporsi anche perché, come lui, sotto l’influsso di medicamenti. Sulle prime la presunta vittima non disse nulla. Parlò comunque nel giro di poco, rivolgendosi a un’infermiera. Di qui l’avvio dell’inchiesta, durante la quale ha sempre mantenuto la stessa versione. Il 18enne, in carcere da allora, continua però altrettanto fermamente a respingere ogni addebito. Il rapporto ci fu, ma avvenne – sostiene – in maniera consenziente".
Il processo si terrà nella seconda metà di ottobre. L’accusa – riferisce ancora la Rsi – chiederà una pena compresa tra i due e i cinque anni, per il reato di violenza carnale. A presiedere la Corte delle Assise Criminali sarà il giudice Mauro Ermani.