‘Ul suu in cadrega’ torna ad animare le serate d’inizio estate nel segno della migliore tradizione
Chiasso ritrova Festate. E Stabio (anzi, San Pietro di Stabio, per la precisione) riabbraccia ‘Ul suu in cadrega’. Il prologo al Festival di cultura e musiche del mondo proposto ‘fuori le mura’ della cittadina è, del resto, ormai ben più di un assaggio: l’evento a cui questo fine settimana apre le porte la masseria di ProSpecieRara sa avere da tempo una vita propria. E l’edizione che si lascia alle spalle la pandemia da Covid-19 si veste di un abito speciale. Innanzitutto, perché si propone un po’ un ritorno alle origini, incrociando musica e teatro di figura; poi perché la manifestazione renderà un doveroso omaggio a una delle sue anime ispiratrici, Sergio Pescia, scomparso il dicembre scorso.
Questa volta, quindi, ‘Verso Festate’ sarà la voglia di ascoltare di nuovo la buona musica (popolare) dal vivo, ma sarà pure l’urgenza di condividere alcuni momenti tra nostalgia e ricordo. A tenere a battesimo la ‘due giorni’ sarà, come detto, una antica consuetudine, che fa tornare tutti bambini: il teatro dei burattini. Venerdì, infatti, saranno i personaggi di Daniele Cortesi ad aprire alle 17.30 la manifestazione firmata da ‘Ul suu in cadrega’: tutti al parco del Palazzo per seguire le avventure di ‘Arlecchino malato d’amore’.
Al debutto della serata, alle 19, ci si sposterà nel cortile per un incontro nel nome di Sergio Pescia: sarà ‘Lo spazio prezioso del ricordo’ curato da Guido Codoni. Poi ‘Verso Festate’ entrerà nel vivo facendo posto alla musica. La prima serata in masseria (dalle 20.30) vedrà sul palco gli Acquaragia Drom. Per il debutto la scelta degli organizzatori è caduta su un gruppo storico della musica popolare italiana che ama raccontare storie dalle province zingare d’Italia, "tra concerti e matrimoni, processioni e feste popolari". Come ci rammentano i promotori, questa realtà musicale ha all’attivo "collaborazioni con grandi artisti come Piero Pelù, Cirque du Soleil, Eugene Hutz, Moni Ovadia e spettacoli con Paolo Rossi, Lella Costa, Ambrogio Sparagna, Taraf de Haidouks, Radu Mihaileanu, Nikita Mikhailkov e tanti altri".
La seconda parte (dalle 22.30) vede alla ribalta la Mamaliga Orkestar. Mamaliga, si svela, significa polenta in rumeno. Un riferimento che ha un che di familiare. Si tratta, si anticipa nel programma, di un quintetto che "copre, arrangia e compone musica con influenze rom" e che è il risultato del vissuto individuale e collettivo dei suoi componenti.
Il giorno successivo, sabato, si riparte dai burattini, questa volta quelli di Walter Broggini e della sua Compagnia: appuntamento alle 17.30 sempre al parco del Palazzo con ‘Pirù, demoni e denari’. Poi la sera (dalle 20.30) nella corte della masseria si farà largo ancora alla musica. S’inizierà con le sonorità irlandesi interpretate da Massimo Giuntini & Willos. Ad attendere gli spettatori, promettono da ‘Ul suu in cadrega’, ci sarà ""uno spettacolo fatto di canzoni, parole e musiche da danza popolare della cultura celtica dell’Ulster, da sempre crocevia fra le culture irlandese, scozzese, gallese e inglese, impreziosito dalla partecipazione di due grandi musicisti come Athena Tergis al violino e Massimo Giuntini alle ‘uilleann pipes’, le celebri cornamuse irlandesi".
Chiuderà l’edizione 2022 in trasferta del festival il progetto Gran Bal Dub nato da un’idea del maestro della ghironda Sergio Berardo (Lou Dalfin) e Madaski (Africa Unite). Un gran finale (dalle 22.30) che vede l’incontro tra la musica occitana e l’elettronica.