Raggiunto un accordo sul passaggio di proprietà dalle Ail alle Aim in sette Quartieri. Si investono quasi 14 milioni
Presto a Mendrisio si compirà anche l’aggregazione... energetica. Dopo anni di discussioni e trattative, infatti, tra il capoluogo e Lugano si è raggiunto alfine un accordo sulle reti oggi gestite dalle Ail, le Aziende industriali di Lugano, in territorio mendrisiense. Una intesa che dà modo alle Aziende industriali mendrisiensi, le Aim, di rivedere i confini del proprio comprensorio, così da sovraintendere a quei Quartieri sin qui serviti da fuori regione. Certo, l’operazione è di quelle imponenti sul piano tecnico e finanziario. A conti fatti (e ad oggi) l’acquisizione e l’integrazione degli impianti costerà quasi 14 milioni di franchi; ovvero quasi quanto si era già preventivato a suo tempo (sui 15 milioni). Il passaggio di mano (anche a livello operativo) nel tempo si riverbererà pure sulle tariffe, sebbene in modo graduale: su questo punto il Municipio cittadino ha già messo le mani avanti.
Dopo averne parlato fin dal 2013 – anno dell’ultima tappa aggregativa –, adesso le due aziende hanno dunque trovato un punto di contatto: l’approvvigionamento di elettricità e gas per alcuni dei Quartieri della Città passerà in via definitiva nelle mani delle Aim. La transizione più a corto termine sarà quella delle reti elettriche, che si concretizzerà nel 2023 non appena scadranno le convenzioni al momento ancora in vigore, e interesserà Besazio, Capolago, Meride e Tremona. Seguiranno gli allacciamenti del gas a Capolago, Genestrerio e alla zona industriale di Rancate. Qui gli accordi si esauriranno, infatti, nel 2030, con la possibilità di presentare la disdetta con cinque anni di anticipo: ma questo aspetto, si precisa, sarà affrontato in un secondo tempo.
Del resto, tagliare il traguardo non è stato semplice, come ricorda lo stesso esecutivo nel dossier appena recapitato ai consiglieri comunali. L’autorità cittadina, si fa presente, in questi ultimi otto anni “ha incontrato a più riprese il Consiglio di amministrazione di Ail Sa e in parallelo le due direzioni di Ail Sa e di Aim hanno negoziato ipotesi di riscatto confrontandosi sull’esigenza di acquisire questi comprensori per normalizzare la situazione dal punto di vista delle responsabilità ma anche, in particolare, per quanto concerne le reti elettriche, per uniformarne la gestione ai sensi della Legge federale sull’approvvigionamento elettrico”. La gestazione oltre che lunga non è stata semplice. Tant’è che la tematica ha punteggiato con regolarità le ultime legislature. Anche i tecnici delle due Aziende si sono confrontati con “i valori, le varianti di progetto e le modalità operative di cessione/riscatto di questi comprensori”. Il risultato è la lettera di intenti già avallata dal Municipio di Mendrisio che definisce approccio e realizzazione sul terreno del passaggio di testimone: dal servizio a economie domestiche e aziende fino al trasferimento alle Aim dei 213 punti luce dell’illuminazione pubblica a Besazio e Meride.
Facendo due calcoli si vede che la ‘rete Mendrisiotto’ è stata stimata circa 10 milioni, mentre le opere in sé richiederanno un investimento di 1,9 milioni. E qui Aim e Ail hanno optato per una soluzione al risparmio rispetto al progetto originario da 8,6 milioni, che avrebbe comportato “importanti interventi di scavo”. La soluzione scelta sarà, in effetti, meno onerosa raggiungendo lo stesso risultato – collegare i vari comparti alla rete Aim – tramite quattro cosiddetti punti di misura in media tensione, necessari visto che si passa dai 16mila Volt delle Ail agli 11mila delle Aim (il Mendrisiotto fa eccezione in Ticino). In più le Aziende di Mendrisio dovranno sostituire 1’625 contatori. Mentre le spese di manutenzione annua delle reti acquisite ammonteranno a 230mila franchi. Va a sé che la Città dovrà adeguare anche le risorse umane: due i tecnici previsti in più.
In ogni caso, l’operazione “dal punto di vista della cifra d’affari della Sezione elettricità – rassicura l’esecutivo – non vedrà sconvolgimenti: detto ‘en gros’ l’ordine di grandezza del fatturato Aim per questi clienti anche dopo l’acquisizione dei comprensori rimarrà grossomodo uguale a quello odierno”. In più si valuta di ritrovarsi in cassa oltre mezzo milione di franchi.