L'impianto nella zona tennis ha suscitato reazioni, anche per gli effetti sul paesaggio di un territorio inserito nell'Inventario federale
Negli ultimi tempi il tema delle antenne per la telefonia mobile e la controversa tecnologia 5G nel Mendrisiotto sembrava essere scomparso. Poi è bastato un nuovo progetto per un altro impianto pianificato nel Quartiere di Besazio, a Mendrisio, per riaccendere la discussione. Tant'è che non si è lasciato neppure scadere il termine di pubblicazione - chiusa oggi, martedì - della domanda di costruzione per dare voce a timori e contrarietà. La realizzazione di una struttura alta 35 metri - peraltro condivisa da tre delle aziende di telefonia, Salt, Swisscom e Sunrise - nella zona dei campi da tennis ha suscitato, in effetti, delle reazioni. A sottoscrivere un'opposizione all'indirizzo del Municipio della Città è stata anche la Lista civica per Mendrisio, forza in lizza per le elezioni comunali, che, oltre a chiedere di bocciare la richiesta a livello comunale, sul piano cantonale sollecita il Dipartimento del territorio a domandare una perizia ad hoc alla Commissione federale per la protezione della natura e del paesaggio.
Se nel dossier non viene dichiarato in modo esplicito che l'impianto servirà per attivare la tecnologia 5G, in contrasto, lamentano gli esponenti della Lista civica, con la correttezza e completezza di informazione, sono limpide le ragioni con le quali si fa muro alle antenne. Innanzitutto, si motiva in una nota, si invoca, anche in questo settore, l'applicazione del principio di precauzione. "È di fondamentale importanza - si spiega - garantire la sicurezza e la salute della popolazione del nostro Comune, rinunciando per ora a ogni tipo di installazione e di infrastruttura di questo tipo come pure al potenziamento di quelle esistenti". Anche perché, si ribadisce, "non esistono studi sugli effetti delle tecnologie come il 5G sulla salute della popolazione".
Quando si issano degli impianti di telefonia, però, bisogna fare anche i conti con il paesaggio circostante, si richiama dalla Lista civica. Soprattutto davanti a una antenna alta 35 metri "visibile - si osserva - dal fondovalle". Una tale infrastruttura, si insiste, è "del tutto avulsa dalle peculiarità dei luoghi, non ha nulla a che vedere con la tipologia dei luoghi e si pone in manifesto contrasto con il principio di tutela del paesaggio". In effetti, la domanda di costruzione, si fa sapere, coinvolge un fondo che si trova "nel perimetro dell’oggetto Ifp (Inventario federale dei paesaggi) 1804 Monte San Giorgio". Del resto, il territorio di Besazio è iscritto nell'Inventario federale. E questo agli occhi di chi si oppone è sufficiente.