Un pupazzo alieno aiuterà gli alunni delle Elementari a scrivere il libro delle regole quotidiane. Il progetto d'Istituto durerà l'intero anno scolastico
A Orson Welles la trovata di direzione e docenti delle Elementari di Chiasso, di sicuro, sarebbe piaciuta. E il regista e autore americano di incursioni aliene se ne intendeva (con la sua 'Guerra dei mondi' mandata in diretta radiofonica). Certo è che giusto una settimana fa l'arrivo inaspettato di Gorele, un simpatico pupazzo, e della sua astronave nel bel mezzo dell'atrio dell'edificio scolastico ha spiazzato le alunne e gli alunni della cittadina. Tra i piccoli delle prime, che stanno muovendo i loro passi iniziali nel mondo della scuola, c'è anche chi ha avuto un po' di paura. Paura che per una notte ha popolato i sogni di alcuni. Alla fine, però, è prevalsa la sorpresa generale, tanta, che ben presto ha lasciato il posto alla curiosità e alla voglia di giocare, imparando.
Del resto, il gruppo d'insegnanti che ha proposto di togliere Gorele dal magazzino e riannodare i fili di una esperienza che riporta all'anno scolastico 2014-2015, ha preparato con cura il ritorno di questa sorta di ET dell'anno 2020. Lo sbarco di questo amico di colore lilla venuto da lontano è stato accompagnato, infatti, da rumori di scena ed edizioni speciali del Tg in versione casalinga, oltre a messaggi che, un giorno dopo l'altro, invitavano i bambini a seguire gli indizi e a cercare di scoprire cosa ci facesse una astronave a scuola. Sino all'avvistamento della presenza aliena e all'incontro ravvicinato con Gorele. Ma cosa sta succedendo all'Istituto scolastico chiassese? È finito nel mezzo di un racconto di fantascienza? In realtà, i piedi ben piantati a terra, si è escogitato 'solo' un modo ingegnoso (e persino un po' avventuroso) di coinvolgere gli allievi - 270 in tutto al nastro di partenza a fine agosto - nel progetto d'Istituto che caratterizzerà l'intero anno scolastico. La missione di Gorele, e con lui delle bambine e dei bambini delle Elementari? Ragionare sulle regole che cadenzano la nostra quotidianità, quelle vecchie e quelle nuove ai tempi della pandemia da Covid-19.
«La prima volta che abbiamo portato Gorele in classe, nel 2014 - spiega a 'laRegione' il direttore Carlo Formenti -, volevamo introdurre il tema delle regole: in quel momento eravamo alle prese con qualche problema legato al trasporto scolastico. In questo modo siamo riusciti a sensibilizzare gli alunni - oggi alle Medie, ndr - sulle regole, il rispetto e il comportamento da tenere sul bus attraverso tutta una serie di attività didattiche - avevamo designato pure una classe ambasciatrice delle buone regole e stampato un giornale -, sfociata poi nella realizzazione corale di un libro d'oro delle regole. A distanza di qualche anno si è, quindi, sentito il bisogno di rilanciare l'iniziativa (e l'argomento delle regole) e aggiornare quella pubblicazione, nel segno della continuità. A quel punto, però, occorreva inventarsi il modo, diciamo, di riportare Gorele sul nostro pianeta». Con una differenza: nel suo primo 'viaggio' l'alieno era atterrato a scuola in cerca di regole da portare a casa; oggi l'intento è di individuare la giusta misura nei gesti della vita quotidiana, a volte troppo ingabbiata in precetti e principi. Insomma, Gorele ha lanciato un nuovo 'sos' - sul suo pianeta soffrono l'eccesso di diktat - e gli allievi sono pronti ad aiutarlo.
Di entusiasmo e di voglia di fare, in ogni caso, ci assicura il direttore, davvero non ne mancano. Il ritorno a scuola, alle spalle la crisi sanitaria acuta, conferma ancora, ha restituito fiducia ai genitori, motivato i maestri e rallegrato pure gli scolari. Allievi alle prese, adesso, con una lettera da indirizzare a questo nuovo amico. «Il progetto è in divenire - anticipa Formenti -: si realizzerà un diario e nell'atrio d'ingresso comparirà un grande libro all'interno del quale le classi scriveranno le regole. L'idea è di creare anche un nuovo gioco da tavola, come si era fatto in passato. Ancora non si sa poi come evolveranno le cose: il gruppo di docenti che ci sta lavorando è vulcanico». A scuola, d'altro canto, si è pronti a lasciarsi stupire, senza perdere di vista l'obiettivo. «Il compito degli allievi sarà, in effetti, quello di discutere e costruire le regole quotidiane, valutare quelle che sono utili e quelle che non lo sono e aiutare a riscrivere il documento guida». Documento da declinare nella vita di tutti i giorni. «Le regole valgono dappertutto, prenderemo in considerazione tanti momenti: in classe come nei corridoi, sul piazzale della ricreazione come al passaggio pedonale».
Il progetto si inserisce in un momento particolare che ci chiama a convivere con la presenza di un virus: a proposito di norme di comportamento, se ne parlerà? «L'idea è di integrare anche questo aspetto - annota il direttore -. Nel libro finale inseriremo pure quelle che sono le nuove buone abitudini, più che regole, che dobbiamo imparare ad avere, dall'igiene delle mani alle distanze». Costumi dei tempi che corrono.