Mendrisiotto

Nell'estate del Covid, boom di colonie diurne nel Mendrisiotto

Tante le iscrizioni registrate dai centri delle Famiglie diurne. E se c'è la lista d'attesa (come a Chiasso) si va in trasferta

Tante le richieste (Ti-Press)
18 luglio 2020
|

Il panorama è lo stesso di sempre: quest'anno vacanze a casa (o poco lontano). Eppure basta superare la soglia di uno qualsiasi degli otto centri extrascolastici dell'Associazione Famiglie diurne del Mendrisiotto disseminati sul territorio per ritrovarsi come Alice in un mondo che gira alla rovescia. Gli echi del Covid-19 sono lontani. I piccoli ospiti che affollano le sedi de 'Lo Scoiattolo' hanno solo una gran voglia di giocare. Le promesse delle educatrici, del resto, hanno alzato le aspettative. C'è chi è pronto a lanciarsi, pirata per un giorno, all'inseguimento del tesoro e chi a mettere letteralmente le mani in pasta in cucina. Il programma, in effetti, non lascia di certo spazio alla noia fra tuffi in piscina, gite e settimane a tema. Insomma, si va dai dinosauri alla cibernetica nello spazio di una estate. Per finire, sembra quasi tornato tutto alla normalità. Se non fosse per le mascherine calate sul volto del personale educativo - una sessantina le persone ingaggiate sul campo -, ci si potrebbe pure dimenticare della pandemia.

Prima l'attesa, poi la pioggia di iscrizioni

Ciò che conta, in ogni caso, è che nel Distretto ogni giorno l'Associazione riesce a regalare un po' di leggerezza a circa 260 bambini fra i 3 e i 12 anni, tra asili estivi e colonie diurne, dando in particolare una mano ai genitori che lavorano. Si può dire che da solo questo è un risultato che vale la stagione. "In effetti, siamo rimasti piacevolmente sorpresi - confida a 'laRegione' la responsabile Simona Sandrinelli -. Contrariamente a quanto potevamo pensare, mano a mano nelle strutture sono arrivati tanti bambini. Verso maggio-giugno i genitori, con circospezione, si sono mesi in attesa, per capire cosa capitava. Poi una volta allentate le misure di protezione, abbiamo ricevuto i formulari di iscrizione, complice anche il fatto che molti non vanno in vacanza. E adesso ci sono un bel po' di partecipanti che si divertono un sacco".

I numeri comunque sono importanti, quasi da lista d'attesa. "Dipende dai Comuni, ma posso confermare che quest'anno abbiamo registrato qualcosa in più rispetto al 2019 - annota la responsabile -. La sede più sollecitata è di sicuro Casa Allegretto a Chiasso, che ha segnalato anche delle punte massime di iscrizioni, parliamo di una cinquantina di bambini al giorno che vengono suddivisi in gruppetti da 15. In caso di necessità alcuni vengono dirottati su altri centri, ad esempio a Vacallo". In questo modo, nessuno resta né escluso, né deluso. "Il nostro obiettivo, infatti, è innanzitutto far divertire i bambini, aiutando al contempo le famiglie a conciliare lavoro e prole. Tanto più che se la mamma, un determinato giorno, lavora part-time, le colonie diurne agevolano la possibilità di recuperare tempo al rapporto genitori-figli. È possibile anche effettuare delle iscrizioni 'à la carte'". E questo rappresenta un chiaro vantaggio.

Tanta voglia di normalità, con cautela

Al di là delle circostanze particolari, sullo sfondo l'emergenza sanitaria, si avverte un'atmosfera diversa dal solito in colonia?  "Si nota soprattutto un bisogno di normalità fra i bambini, che stanno apprezzando ancora di più questo diversivo. Basta guardarli per capire che avevano una gran voglia di giocare e di ritrovarsi assieme. C'è da augurarsi che a fine agosto la scuola possa ricominciare in presenza". I piccoli utenti degli 'Scoiattolo', dal canto loro, hanno già accorciato le distanze (ma lo se lo possono permettere, direttive alla mano). In un modo o nell'altro il Covid è entrato anche nella vostra quotidianità? "Per aprire ogni struttura ha dovuto dotarsi di un piano di protezione e adottare tutte le norme igienico-sanitarie del caso - ci spiega Simona Sandrinelli -. Misuriamo la temperatura ai bambini, che invitiamo a lavarsi spesso le mani; mentre i genitori non possono entrare. Quanto alle educatrici portano la mascherina, che viene abbassata solo una volta all'esterno; e questo per una scelta dell'Associazione, che ha voluto seguire i consigli del Medico cantonale".

Insomma, alla colonia diurna ci si va in piena sicurezza. Una volta lì, al divertimento non si mettono limiti.