Lettera dei sindaci dell'Olgiatese e dei sindacati: 'Decisione unilaterale'. Il valico, chiedono, va riaperto'
Rischia di diventare un caso internazionale la chiusura del valico di Bizzarone, oltre alla riduzione degli orari di apertura di quello di Oria Valsolda. Ventuno sindaci comaschi dell'Olgiatese e le Organizzazioni sindacali Cgil-Cisl-Uil di Como hanno scritto a Governo, Regione Lombardia e Anci (l'Associazione nazionale Comuni italiani) affinché ''si attivino per risolvere questa situazione e scongiurare altre iniziative unilaterali del Governo svizzero''. Nella lettera oltre a contestare ''la scelta calata dall'alto'', invitano la Conderazione a ''riaprire il valico di Bizzarone e a garantire maggiormente sicurezza e salute dei frontalieri che ogni giorno si recano per lavoro oltreconfine, mettendosi a rischio''.
Si evidenzia, infatti, come "già molti valichi doganali minori sono stati chiusi, con il risultato di creare code chilometriche. Ora però la decisione che tocca Bizzarone "lascia tutti noi sgomenti per i riflessi negativi che sta avendo su tanti frontalieri impegnati a garantire la continuità dei servizi in Ticino''.
Sindaci e sindacati avanzano delle richieste. "Chiediamo - si legge nella missiva - che la Svizzera valuti concretamente la sospensione di ogni attività produttiva, a esclusione di quelle necessarie all’erogazione dei servizi essenziali alla popolazione''. Inoltre, si domanda di riaprire il valico di Bizzarone e di "consentire ai nostri concittadini di potersi recare al lavoro in sicurezza e senza dover subire ogni giorno decisioni di questo tipo''. Infine, parole rivolte ai frontalieri: ''La nostra vicinanza e il nostro sostegno, garantendo il massimo impegno in tutte le sedi istituzionali per risolvere questo ennesimo problema che rende sempre più difficile svolgere in modo sereno la loro attività lavorativa''.