Lettera dall'Unione Montana ai presidenti della Regione e della Provincia alla luce della parziale apertura delle attività in Ticino
Riaprite il valico di Camedo-Ponte Ribellasca. Lo chiede l'Unione Montana Valle Vigezzo con il presidente Paolo Giovanola che in giornata ha inviato una lettera ai presidenti di Regione Piemonte e Provincia e al prefetto del Vco, nonché ai parlamentari locali (Montani, Borghi, Cristina, Crippa e Gusmeroli) e all’europarlamentare Alessandro Panza.
''Oggi, martedì 14 aprile – si legge nella missiva - nel vicino Canton Ticino riaprono una serie di attività lavorative che coinvolgono numerosi lavoratori frontalieri provenienti in primo luogo dalla Valle Vigezzo, ma anche da altri Comuni Ossolani. I comparti interessati risultano essere quelli relativi al giardinaggio, alla manutenzione del territorio, all’impiantistica elettrica ed idraulica oltre alla mai interrotta attività per coloro che operano in campo sanitario e nei servizi di prima necessità''.
Un ritorno al lavoro che crea alcuni timori.''Questa decisione assunta dalla Svizzera – scrive ancora Giovanola - preoccupa per due serie di problematiche: la prima legata al rischio di contagio tuttora presente. Si richiede la massima attenzione nel prevedere che ogni lavoratore sia provvisto di dispositivi di protezione individuale e gli venga garantito il lavoro mantenendo le distanze di sicurezza; la seconda riguarda la riapertura più volte richiesta, del valico di Camedo e Ponte Ribellasca, la cui chiusura non è paragonabile a quella imposta ad altri piccoli valichi tra Italia e Ticino che si trovano nei pressi di soluzioni alternative. Nel caso specifico i frontalieri si ritrovano costretti a percorrere la Cannobina, una strada decisamente più lunga e tortuosa, per poi, una volta giunti a Cannobio, andare ad intasare la dogana di Piaggio Valmara creando lunghe code dovute ai controlli”.
La parlamentare Mirella Cristina (Forza Italia) raccolto l’appello dell'Unione Montana Valle Vigezzo, ha scritto alla presidente della Confederazione elvetica Simonetta Sommaruga e al presidente del Consiglio Giuseppe Conte per chiedere la riapertura del valico che collega l’Ossola con il Canton Ticino.