Politici e sindaci di 'confine' dopo aver ottenuto Zenna e Bizzarone, vorrebbero evitare 'imbuti' e colonne al valico di Ponte Tresa
«Grazie a un ottimo gioco di squadra con gli amministratori del territorio abbiamo ottenuto la riapertura dei valichi di Zenna e di Bizzarone. - sottolinea il senatore del Partito Democratico varesino Alessandro Alfieri - È un metodo di lavoro vincente che dobbiamo portare avanti. Il prossimo obiettivo, per il quale stiamo già al lavoro, è ora la riapertura del valico doganale di Porto Ceresio e quello di Fornasette». Entrambi saranno percorribili dal lunedì al venerdì dalle 5 alle 9 del mattino e il pomeriggio dalle 16 alle 20. La dogana di Zenna/Dirinella riaprirà già a partire da giovedì 16 aprile mentre per quella di Bizzarone bisognerà attendere fino a lunedì. Questo, chiaramente, vale solo per le categorie a cui è concesso il transito: i cittadini svizzeri, le persone in possesso di un permesso di soggiorno in Svizzera, i frontalieri e le persone che devono recarsi in Svizzera per lavoro o perché si trovano in una situazione di assoluta necessità.
Ancora Alfieri: «In queste settimane, d'intesa con il presidente dei comuni di frontiera, Massimo Mastromarino, e il sindaco Fabio Passera abbiamo lavorato per ottenere la riapertura del valico di Zenna e oggi possiamo dire di aver raggiunto l'obiettivo». Il senatore democratico ha lavorato sull'asse Roma-Berna, incontrando fra l'altro anche l'ambasciatrice svizzera a Roma. La chiusura del valico di Zenna aveva creato non pochi disagi ai frontalieri, obbligati a passare dalla dogana di Lavena Ponte Tresa dove si era creato un vero e proprio imbuto. «Grazie a un ottimo gioco di squadra con gli amministratori del territorio abbiamo ottenuto questo risultato, è un metodo di lavoro vincente che dobbiamo portare avanti». Disagi accresciuti con la progressiva riapertura in Ticino di alcuni settori economici. Il sindaco ha stimato che sia tornato al lavoro il 20% in più di frontalieri (fra Valceresio e Valcuvia circa duemila lavoratori).