Mendrisiotto

Chiuso Bizzarone, da oltreconfine sale la protesta

Lettera dei sindaci dell'Olgiatese e dei sindacati: 'Decisione unilaterale'. Il valico, chiedono, va riaperto'

La scelta non è piaciuta oltrefrontiera (Ti-Press)
24 marzo 2020
|

Rischia di diventare un caso internazionale la chiusura del valico di Bizzarone, oltre alla riduzione degli orari di apertura di quello di Oria Valsolda. Ventuno sindaci comaschi dell'Olgiatese e le Organizzazioni sindacali Cgil-Cisl-Uil di Como hanno scritto a Governo, Regione Lombardia e Anci (l'Associazione nazionale Comuni italiani) affinché ''si attivino per risolvere questa situazione e scongiurare altre iniziative unilaterali del Governo svizzero''. Nella lettera oltre a contestare ''la scelta calata dall'alto'', invitano la Conderazione a ''riaprire il valico di Bizzarone e a garantire maggiormente sicurezza e salute dei frontalieri che ogni giorno si recano per lavoro oltreconfine, mettendosi a rischio''.

Si evidenzia, infatti, come "già molti valichi doganali minori sono stati chiusi, con il risultato di creare code chilometriche. Ora però la decisione che tocca Bizzarone "lascia tutti noi sgomenti per i riflessi negativi che sta avendo su tanti frontalieri impegnati a garantire la continuità dei servizi in Ticino''.

Sindaci e sindacati avanzano delle richieste. "Chiediamo - si legge nella missiva - che la Svizzera valuti concretamente la sospensione di ogni attività produttiva, a esclusione di quelle necessarie all’erogazione dei servizi essenziali alla popolazione''. Inoltre, si domanda di riaprire il valico di Bizzarone e di "consentire ai nostri concittadini di potersi recare al lavoro in sicurezza e senza dover subire ogni giorno decisioni di questo tipo''. Infine, parole rivolte ai frontalieri: ''La nostra vicinanza e il nostro sostegno, garantendo il massimo impegno in tutte le sedi istituzionali per risolvere questo ennesimo problema che rende sempre più difficile svolgere in modo sereno la loro attività lavorativa''.