L'idea che arriva dalla Scandinavia sta contagiando anche il Distretto. La proposta di Sinistra e Verdi interessa il Municipio della Città
Non di sola tecnologia devono nutrirsi gli alunni delle scuole ticinesi. La natura è e resta un “tema fondamentale” del percorso didattico, che non va affrontato, però, solo sui libri in classe. Ecco che le consigliere comunali di Insieme a Sinistra e dei Verdi di Mendrisio hanno sfondato una porta aperta (con il Municipio), quando, il dicembre scorso, hanno lanciato l’idea di introdurre anche nelle sedi della Città il progetto della scuola nel bosco. Queste iniziative, “complementari” al lavoro in istituto, “sono importanti e meritano attenzione”, conferma l’autorità. Tant’è che nel cassetto c’è già – autore l’Ufficio Ambiente – un progetto di bosco didattico, che è stato presentato alla direzione scolastica e incontra la sensibilità di “un nutrito gruppo di docenti”. Al momento, però, “non è possibile definire una tempistica realistica”.
L’esecutivo ha pensato altresì al luogo più adatto per inserire l’insegnamento nell’ambiente naturale: la selva castanile e il parco di Canavée, sul retro del palazzo scolastico. Un’area, quella individuata, “molto prossima alla sede ma anche in zona discosta, lontana dal traffico, protetta ma facilmente accessibile”. E questo potrebbe essere solo l’inizio, fa capire il Municipio rispondendo alle sollecitazioni di Françoise Gehring, Claudia Crivelli Barella, Grazia Bianchi e Daniela Carrara. In effetti, l’aula nel bosco, si riconosce, permetterebbe “la realizzazione di percorsi didattici atti a valorizzare un tale luogo ed utili a favorire l’emergere di tematiche connesse all’ecologia, il rispetto dell’ambiente, la biodiversità e la conoscenza del territorio”. E la realtà (aggregata) mendrisiense offre tanti spunti.
In ogni Quartiere, richiama ancora l’esecutivo, “sono presenti delle aree che potrebbero essere sfruttate per l’istituzione di questo genere di struttura o che potrebbero essere comunque sfruttate con interventi anche di minima entità”. La scuola dell’infanzia di Genestrerio, ad esempio, approfitta della zona boschiva di Valera, dove ogni mese si organizzano delle uscite d’intesa con il Wwf. Poi c’è il comprensorio del San Giorgio, che si presta per queste iniziative. Senza trascurare il suggerimento delle consigliere di avviare una collaborazione con Stabio, a vantaggio degli scolari di Ligornetto e Rancate. E non si esclude neppure di “ipotizzare un partenariato tra pubblico e privato”.