Mendrisiotto

Mendrisio ha una AlternativA rosso-verde

Insieme a Sinistra e Verdi fanno squadra e presentano una sola lista per il Municipio composta in maggioranza da donne. La speranza? Raddoppiare

La base domenica ha dato via libera (Ti-Press/F. Agosta)
19 gennaio 2020
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Nel Mendrisiotto è ormai evidente: il 5 aprile si cavalcherà l’onda rosso-verde. Il responso delle elezioni federali ha aperto la strada a nuove alleanze e rafforzato quelle già in atto. Così a Mendrisio (come a Balerna, vedi sotto) ciò che non era scontato solo quattro anni orsono ha dato corpo a una vera e propria AlternativA, anime di questo nuovo corso Insieme a Sinistra (IaS) e Verdi. Mentre in altre realtà, come Castel San Pietro, assieme ci si riappropria di una identità precisa dopo che, dal 2008, si era parte di una lista civica (Per Castello) con l’Udc (cfr. ‘laRegione del 17 gennaio). Un nuovo moto sociale e ambientalista, quello che sta attraversando il Distretto, che può ambire a occupare seggi dentro i Palazzi.

Potere... alle donne

Una decisa impronta al femminile (le donne in lista sono quattro, e non era mai successo). Una buona dose di fiducia ed entusiasmo che segnalano una voglia prorompente di cambiare, caposaldo un documento programmatico in sette punti (quanti i candidati in lizza). E, soprattutto, la capacità di far coesistere la spinta per la difesa dei diritti sociali e quella per l’ambiente. Può essere questo l’identikit della nuova AlternativA - Verdi e SinistrA insieme che a Mendrisio oggi è espressione dell’intesa rosso-verde. Ai fautori del cambiamento ora calza bene una frase del sindacalista e attivista ecologista brasiliano Chico Mendes, scelta a mo’ di slogan: ‘L’ambientalismo senza lotta di classe è giardinaggio’. Certo c’è voluta una legislatura di prova, ma alla fine Insieme a Sinistra e Verdi sono riusciti a trovare una casa comune. E ciò ne fa un soggetto politico in grado di dire la sua nella corsa al Municipio della Città. Se la cautela induce a puntare alla conferma del seggio che adesso occupa la Sinistra (e che il municipale uscente Giorgio Comi lascia vacante), le aspirazioni condivise non sottacciono l’obiettivo di raddoppiare la presenza al tavolo dell’esecutivo e di consolidare le posizioni all’interno del legislativo (oggi i consiglieri comunali sono 12, ovvero 8 di IaS e 4 dei Verdi). A dar man forte ci sono altresì il Partito comunista, Più Donne, la Gioventù socialista (Giso), i Giovani Verdi e il Partito Operaio e Popolare (Pop).

‘Costellazione favorevole’

Sarà una questione di costellazioni, sarà l’effetto dell’onda rosso-verde delle Federali, sta di fatto che tanto la Sinistra che i Verdi sentono che anche a Mendrisio è arrivato il loro momento. Gli stessi ‘saggi’ della Sinistra, come Reato Simoni, se l’aspettavano da un po’. «Dopo un lavoro di mesi– ha commentato Simoni – si è ricongiunto quello che a me sembrava naturale stesse assieme». Una sensazione che, domenica mattina, è stata condivisa anche dalla base, che ha messo il suo sigillo – «per acclamazione» – sotto le sette candidature che costituiscono la squadra dell’AlternativA per il Municipio. Compagine composta da cinque consiglieri uscenti e due membri di Commissione di Quartiere. «Si tratta – li ha introdotti Grazia Bianchi, consigliera comunale uscente – di persone motivate e competenti, e pronte a cogliere i bisogni dei cittadini e la sfida ambientale a salvaguardia del territorio». A fare da collante le battaglie condotte fianco a fianco: dal referendum contro la privatizzazione delle Aziende allo Sciopero delle donne prima e del clima poi.

Ecco la lista

E a proposito di donne, spicca la presenza Di Françoise Gehring Amato, sindacalista e giornalista, capogruppo di IaS, e di Claudia Crivelli Barella, psicoterapeuta, sul terreno da tre legislature e gran consigliera per i Verdi. Saranno affiancate da Daniela Carrara, grafica e artista, oggi sui banchi del legislativo per i Verdi, e Cristina Marazzi Savoldelli, farmacista ospedaliera, che torna alla politica attiva dentro le istituzioni. Hanno la loro da dire, però, anche Martin Muntaner, architetto di origine argentine, il volto nuovo, attorniato da due politici già in prima linea, ovvero Daniele Stanga, infermiere, che l’Alternativa, per sua stessa ammissione, ha convinto a rilanciare per altri quattro anni, e Andrea Stephani, segretario comunale, gran consigliere per i Verdi.