La decisione potrebbe essere rivista dalla Sem, la Segreteria di stato della migrazione, in caso di aumento dei flussi migratori
Il centro richiedenti l’asilo di Chiasso non verrà ampliato. La Sem, la Segreteria di Stato della migrazione, potrebbe però tornare sui suoi passi “nel caso in cui si verificasse un aumento della pressione migratoria nei prossimi mesi”.
La novità è emersa oggi, nel corso di un incontro tra il Municipio di Chiasso e la stessa Sem. Un incontro, come spiega l’esecutivo della cittadina di confine, voluto “per discutere del proseguio del progetto di aumento di capacità dell’alloggio per richiedenti l’asiso di via Motta 1b”. Stando alla domanda di costruzione presentata alla fine dell’anno scorso, il progetto prevedeva di portare da 134 a 200 gli alloggi di via Motta. Ad opporsi alla domanda di costruzione, avversata anche da una raccolta firme, era stato lo stesso Municipio di Chiasso. La decisione comunicata oggi è stata presa considerando “l’attuale situazione migratoria e la disponibilità di posti d’accoglienza in Ticino”. La segreteria generale del Dipartimento federale giustizia e polizia ha comunque approvato i piani. Per questo la Sem “è pronta in qualsiasi momento ad adempiere al suo mandato di garantire una gestione ordinata dei flussi migratori”. La capodicastero sicurezza pubblica di Chiasso Sonia Colombo Regazzoni esprime soddisfazione. «Siamo contenti che il buon senso abbia prevalso e ci auguriamo che la situazione rimanga come quella attuale».
In zona Pasture, tra Balerna e Novazzano, proseguono intanto i lavori allo stabile amministrativo delle Ferrovie federali svizzere che sarà trasformato in centro richiedenti l’asilo provvisorio, che sarà pronto in gennaio. «Il questi pochi mesi Chiasso, che è stato sistemato, e le protezioni civili di Stabio e Biasca sapranno supplire egregiamento al fabbisogno di posti letto». Il nuovo Centro federale richiedenti l’asilo, che metterà a disposizione 350 posti letto, aprirà in zona Pasture nel luglio 2023.