Mendrisiotto

'Mani per l'infanzia' non accetta la donazione di Roberta Pantani

L'associazione rispedisce l'offerta al mittente. 'Al rispetto e all'accoglienza servono non il denaro, ma le sue azioni future di cittadina e politica'

Roberta Pantani (Ti-Press)
18 ottobre 2018
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"La grave vicenda, che ha profondamente offeso una famiglia, i figli minorenni e più in generale chi ha origini diverse dalle nostre, non può essere sanata con un versamento in denaro". 'Mani per l'infanzia', associazione attiva nell'adozione internazionale e nell'aiuto umanitario, rispedisce al mittente la donazione proposta da Roberta Pantani, per quello che intendeva essere l'atto conclusivo di una querelle apertasi tra la vicesindaco e l'arciprete di Chiasso Don Feliciani, arrivata sino al chiedersi – da parte di Pantani – "la recondita ragione" (testuali parole) dell'utilizzare chierichetti provenienti da famiglie di migranti.

'Al rispetto e all'accoglienza servono non il denaro, ma le sue azioni future di cittadina e politica'

"Confermiamo di avere ricevuto la sua donazione e preso atto del suo dispiacere", recita il comunicato di 'Mani per l'infanzia'. "Dopo averne discusso in comitato e in assemblea, abbiamo provveduto a comunicare alla signora Pantani che non possiamo accettare". L'associazione di dice convinta che "ogni cittadino abbia il compito di tutelare tutti i bambini del mondo e nel mondo, migranti e non migranti, indipendentemente dal colore della pelle, dalla provenienza o credo. Non il denaro, ma le sue azioni future di cittadina e politica – continua il comunicato – serviranno la buona causa dell'educazione al rispetto e all'accoglienza, tradizione che da sempre ha contraddistinto il nostro Paese. Pertanto la somma le sarà ritornata".

Dalle pagine del 'Mattino'

Critica sui contenuti delle omelie del religioso, duro sulla politica cantonale tollerante con le prostitute e non coi migranti e nei confronti delle forze dell'ordine, Pantani aveva richiamato dalle pagine del 'Mattino' don Feliciani al suo ruolo, chiedendo che nei confronti dello stesso fossero presi provvedimenti da parte della Curia. E in merito ai migranti, Pantani aveva definito l'amore dell'arciprete verso i migranti talmente "incondizionato" da "utilizzare per la funzione di chierichetti, bambini provenienti da altre culture, migranti pure loro", chiedendosi quale fosse "la recondita ragione di tale atto". La vicesindaco disse inoltre che “La crisi delle vocazioni passa anche dai chierichetti e siccome il Feliciani la gente dalla chiesa la fa uscire piuttosto che entrare, l’unica possibilità rimastagli è quella di mettere a suo servizio bimbi che fino a ieri delle funzioni ecclesiastiche probabilmente non avevano mai sentito parlare”.

'I rappresentanti delle istituzioni non dismettono il proprio ruolo in alcun momento'

Il Comune di Chiasso, sollecitato anche da alcune forze politiche, si era espresso sulla vicenda in un comunicato datato 3 ottobre che includeva riflessioni anche sui tafferugli al Palapenz, durante la serata pubblica sul futuro Centro d'asilo Pasture. "Senza giudicare né un fatto né l'altro – riferiva il Municipio – siamo convinti di quanto sia fondamentale che i rappresentanti delle istituzioni si impegnino a evitare inutili polemiche".