Chiasso

Il Municipio prenda le distanze da Roberta Pantani

Il Ppd locale passa all'attacco dopo le affermazioni della vicesindaco sull'arciprete e i chierichetti. 'Si valuti di sollevarla dal dicastero Socialità'

Ti-Press
25 settembre 2018
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Il Municipio di Chiasso si distanzi pubblicamente dalla vice sindaco Roberta Pantani. Parte lancia in resta il Ppd chiassese dopo le esternazioni della municipale, nonché consigliera nazionale, della Lega sul 'Mattino', il domenicale del partito. Al centro una querelle fra la stessa Pantani e l'arciprete di Chiasso don Feliciani. Quelle della municipale, sottolinea la sezione popolaredemocratica, sono affermazioni gravi e tali da invitare l'esecutivo a “valutare se la signora Pantani sia ancora la persona adatta a dirigere il dicastero Socialità, che si occupa tra l’altro delle delicate questioni legate all’integrazione delle persone più deboli”. Un invito che, di fatto, è una richiesta a sollevare la vicesindaco dalla responsabilità del suo dicastero. A pesare, motiva ancora il Ppd, è l'“inqualificabile la crociata xenofoba, populista e anticlericale fatta sulla pelle di due innocenti bambini”, portata avanti da una rappresentante politica che per di più ricopre una carica a livello federale.

A innescare la miccia, come detto, era stato nei giorni scorsi un confronto a distanza fra l'arciprete di Chiasso, don Gianfranco Feliciani, e la vicesindaco Roberta Pantani. All'origine delle esternazioni della capodicastero le parole del parroco pronunciate nelle sue ultime omelie e che puntavano il dito dritto sulla politica cantonale che spalanca le porte alle prostitute e non ai migranti. Un monito che ha stizzito la municipale, la quale, a sua volta, ha rintuzzato la polemica dalle pagine del 'Mattino'. Lo ha fatto prima richiamando don Feliciani al suo ruolo (“al punto – fa sapere ora il Ppd – di chiedere alla Curia di prendere dei provvedimenti al riguardo”) e poi reagendo alle affermazioni riecheggiate in chiesa questa domenica sulle forze dell'ordine, “colpevoli di aver 'deportato donne migranti innocenti con bambini in lacrime' (citazione, ndr) e rei di accogliere invece le prostitute sul nostro territorio, senza batter ciglio”. E qui Roberta Pantani si è lasciata andare alle dichiarazioni  – “uno dei suoi tipici svarioni a sfondo populista“, annota il Ppd – che oggi, martedì, hanno sollevato le proteste vibranti dei popolaridemocratici.

L'amore per i migranti è tanto “incondizionato”, ha scritto la municipale sul settimanale, “tanto da utilizzare per la funzione di chierichetti, bambini provenienti da altre culture, migranti pure loro. Ora, con tutto il rispetto dei bambini, che sono uguali in tutto il mondo, mi chiedo quale sia la recondita ragione di tale atto”. E ha rincarato: “La crisi delle vocazioni passa anche dai chierichetti e siccome il Feliciani la gente dalla chiesa la fa uscire piuttosto che entrare, l’unica possibilità rimastagli è quella di mettere a suo servizio bimbi che fino a ieri delle funzioni ecclesiastiche probabilmente non avevano mai sentito parlare”. Parole, queste, dure e che hanno colpito al cuore anche la mamma dei due bambini, chiamati in causa senza colpa.

“Se avesse approfondito un minimo la questione – rilancia il Ppd nella sua nota –  avrebbe scoperto (Roberta Pantani, ndr)  che i chierichetti da lei presi di mira sono di origine etiope, quindi cristiani, che partecipavano alle funzioni religiose ben prima di arrivare a Chiasso. Oltretutto si tratta di figli adottivi (con passaporto rossocrociato) di una coppia ticinese con radici saldamente nostrane”.