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Pse, tolte alcune vetrate per via del tifo violento

L’Mps denuncia l’ennesimo cambiamento al progetto del polo sportivo, ma è una modifica richiesta dalla polizia per ragioni di sicurezza

Nessun secondo sarcofago, sembrerebbe
(Cruz y Ortiz + Giraudi Radczuweit architetti)
12 novembre 2024
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“Non passa praticamente settimana senza che il Pse faccia discutere”. Una frase con cui non si può non essere d’accordo. Inizia così infatti l’ulteriore presa di posizione del Movimento per il socialismo (Mps) sul Polo sportivo e degli eventi (Pse) di Lugano. A generare polemica è una nuova modifica del progetto originario, ossia l’oscuramento di parte delle vetrate del futuro stadio. Dopo il polverone sollevato dal totale oscuramento delle vetrate del Palazzetto dello sport, davvero si sta ripresentando lo stesso problema anche con lo stadio? Non esattamente, come ci spiega il vicesindaco Roberto Badaracco.

Parzialmente oscurate solo le curve

“Il 28 ottobre è stata depositata una nuova variante esecutiva delle facciate dell’Arena Sportiva (stadio) – si legge nel comunicato –. In maniera stringata, la domanda prevede la copertura parziale di buona parte delle facciate trasparenti anche dell’Arena Sportiva. Dopo la trasformazione del Palazzetto dello Sport da costruzione trasparente in un sarcofago senza più luce naturale, adesso tocca anche allo stadio subire un importante stravolgimento in questo senso”. In realtà, guardando la domanda di costruzione, l’intervento non sembra essere paragonabile all’ormai soprannominato ‘sarcofago’, ovvero il PalaRaiffeisen. Pur essendo vero che parte delle vetrate verranno sostituite da metallo, si tratta unicamente della parte inferiore dei lati nord e sud: le ‘curve’ per intenderci. Allo stato attuale, risulta che la maggior parte dello stadio sarà effettivamente trasparente.

Modifica richiesta dalla Polizia cantonale

Nel comunicato non mancano poi dure critiche contro il committente dei lavori, il gruppo Hrs, accusato di aver deciso “pesanti stravolgimenti del progetto originario votato dalle cittadine e dai cittadini di Lugano. Con la più classica tattica delle ‘fette di salame’, Hrs ha apportato cambiamenti decisivi a livello architettonico, urbanistico e paesaggistico”. Questa volta però, il cambiamento è stato deciso dopo una richiesta della Polizia cantonale, come rivela il Capodicastero cultura, sport ed eventi. «È un piccolo accorgimento, di portata abbastanza ridotta, che è stato richiesto alla committenza dalla Polizia cantonale, soprattutto per la questione del tifo organizzato, per gestire meglio queste situazioni che purtroppo si verificano sempre più frequentemente».

Ci si può aspettare altri cambiamenti in futuro o questa sarà la versione definitiva? «Non si può mai sapere – risponde Badaracco –. Adesso mi sembra che il palazzetto sia a posto, e anche lo stadio dovrebbe essere quasi in ordine. Non si può mai escludere che in corso d’opera ci siano ancora piccoli miglioramenti. Però questo avviene per tutte le opere».

‘Invalidato il Piano regolatore’

Sempre stando al comunicato, con questa modifica “viene a cadere il concetto di permeabilità fra gli spazi e i contenuti pubblici alla base del Piano regolatore del Nuovo quartiere di Cornaredo”. Questo a causa della ridotta ‘trasparenza’ degli stabili (seppur in questo caso si tratti di una riduzione minima). Crticata anche la forma in cui questa modifica è stata notificata. Invece di una domanda di costruzione, Hrs ha infatti sottoposto una procedura di notifica, che secondo la legge edilizia è applicabile ai lavori di secondaria importanza. Secondo l’Mps si tratterebbe di un modo per lasciar trasparire meno informazioni possibili. «Non è che non si vuole essere trasparenti – afferma però Badaracco –. Si tratta semplicemente di modifica puntuale, e non sostanziale, arrivata su richiesta».

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