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Tram-treno, l’inizio dei lavori slitta al 2027

A ottobre la pubblicazione del bando per il mandato di progettazione della galleria di Breganzona. La rete sarà messa in esercizio nel 2035

Rendering della fermata Bioggio Cavezzolo
(Rttl Sa)
30 settembre 2024
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I lavori per la realizzazione della Rete tram-treno del Luganese (Rttl) procedono, seppur con qualche prevedibile ritardo rispetto ai piani. Durante la conferenza stampa tenutasi quest’oggi a Lugano, si è infatti voluto fare il punto sullo stato di avanzamento del progetto. Allo stato attuale delle cose, dopo dieci mesi di attività di attività della Rttl Sa, l’inizio dei lavori è previsto nel corso del primo semestre del 2027, in ritardo rispetto a quanto annunciato un anno fa, quando è stato preventivato l’avvio tra il 2025 e il 2026.

Slitta dunque la data di entrata in esercizio della rete che, considerata la durata di 8 anni prevista per i lavori, dovrebbe avvenire nel corso del 2035. Buone notizie invece per quanto riguarda l’allestimento e strutturazione dei bandi per i mandati di progettazione, con il primo di questi che verrà pubblicato già nel mese di ottobre. Questo primo bando riguarderà la progettazione della galleria di Breganzona, opera nevralgica della tappa prioritaria. «Questa rete sarà per la mobilità pubblica quel che la galleria Vedeggio-Cassarate è stata per quella privata – ha dichiarato Alex Farinelli, vicepresidente del Consiglio di amministrazione della Rttl Sa –. Sarà una rivoluzione».

Ancora cinque ricorsi pendenti

Come rimarcato più volte durante la conferenza stampa, sia da Farinelli che dal direttore del Dipartimento del territorio Claudio Zali, i tempi di realizzazione delle grandi opere diventano sempre più lunghi. «Per scaramanzia non dico mai quando iniziano i lavori di una grande opera – ha commentato Zali –. Basta vedere com’è andata con il semisvincolo di Bellinzona: a costruirlo ci è voluto un attimo, ma per iniziare i lavori ci sono voluti trent’anni». Anche quest’opera infatti non è stata esente da rallentamenti, spesso e volentieri dovuti a ricorsi e opposizioni provenienti in larga parte da privati: la prima versione del progetto, presentata nel 2018, aveva ricevuto 127 opposizioni, mentre contro la seconda versione del progetto, presentata l’anno seguente, ne erano arrivate 115. Ricorsi erano arrivati anche dai partecipanti al concorso stesso: basti pensare che il consorzio che in origine si era aggiudicato la commessa per la realizzazione dell’opera, è stato in seguito escluso dopo che i secondi qualificati avevano fatto ricorso per delle irregolarità. Al momento vi sarebbero pendenti al Tribunale amministrativo federale ancora cinque ricorsi, ossia lo stesso numero di dieci mesi fa, «nessuno dei quali ha un peso tale da pregiudicare la realizzazione dell’opera – ha spiegato Alberto Del Col, ingegnere e direttore della Rttl Sa –. La loro evasione è prevista per la primavera del 2025».

Previsto un incremento dei costi

Rallentamenti che portano a un naturale aumento dei costi, dovuto, tra le altre cose, all’inflazione e all’aumento dei costi delle materie prime. È stato riportato come siano attualmente in corso degli approfondimenti per verificare l’attendibilità e la completezza delle cifre riportate a preventivo, e che le cifre aggiornate saranno disponibili per la fine di quest’anno. «L’aumento dei costi ci sarà – ha sentenziato Zali –, ma non siamo fuori controllo». L’opera è a ogni modo ampiamente finanziata dalla Confederazione, con una copertura dei costi che si aggira attorno al 57%.

Bandi pubblicati a scaglioni

Come già accennato, il bando per aggiudicarsi il mandato di progettazione della galleria di Breganzona, sarà pubblicato a breve. Questa galleria, che sarà lunga circa 2,2 chilometri e collegherà Bioggio con Lugano centro, costituisce il primo tassello della rete, ed è considerata una tappa prioritaria per l’intero progetto. Questo anche per via delle grandi riduzioni dei tempi di percorrenza tra la zona di Bioggio e Manno e il centro di Lugano, che diminuiranno di quasi due terzi.

In seguito al primo bando, “a distanza di qualche mese uno dall’altro – si legge in una nota –, verranno pubblicati tutti gli altri mandati necessari alla progettazione delle opere (tracciato e opere all’aperto, consulente ambientale, accompagnamento architettonico e paesaggistico, viadotto, tecnica ferroviaria, ingegneri verificatori, direzione locale dei lavori ecc.). Una logica analoga verrà adottata per la fase di realizzazione mediante la definizione di diversi lotti esecutivi in base ai contenuti tecnici, alla complessità e alle particolarità, alla posizione geografica e alla sequenza temporale”.

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