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A Massagno ecco servito il ballo del portone

La complicata vicenda di una autorimessa, che ha tenuto banco nel Consiglio comunale

Il cantiere al centro della disputa
28 giugno 2024
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È solo il portone di un'autorimessa. Che l'ex sindaco Giovanni Bruschetti voleva spostare dalla posizione prevista a un'altra, letteralmente dietro l'angolo. Così a Massagno, dove c‘è stato un radicale (e forse non del tutto digerito) cambiamento nella compagine municipale, la faccenda apparentemente banale si è rapidamente gonfiata, con un'interpellanza interpartitica del Consiglio comunale, cui l'Esecutivo ha risposto giovedì sera.

Il tutto succede a fianco del grotto Valletta, poco sotto il cinema Lux, all'incrocio fra via dei Platani e via Sindacatori: pieno centro di Massagno insomma. Una zona (quella del cinema e del grotto) compresa nel progetto ‘Il palco urbano’ .

Il prospettato spostamento ha finito per ‘urtare’ un confinante, il quale aveva depositato una opposizione contro la variante della domanda edilizia per evitare (con successo, si è appreso) il passaggio delle auto di fronte alla sua abitazione in via Sindacatori. Gli interpellanti oltre a chiedere chiarimenti su come sia stata gestita la domanda di costruzione in variante, rilevano la possibilità di un conflitto tra l'uscita del palazzo su via dei Platani e la futura pianificazione del Palco urbano, in particolare con una eventuale pedonalizzazione della stradina menzionata. In presenza di una autorimessa, la chiusura al traffico non sarebbe più fattibile limitando il margine di manovra dei pianificatori, questa la teoria. “Da informazioni a noi pervenute, infatti, nel corso dei lavori di giuria era emersa l’opportunità di riflettere, in particolare tra i rappresentanti del Municipio in giuria Giovanni Bruschetti, Rosario Talarico e Fabio Nicoli, relativamente al progetto in via di allestimento presso la proprietà (menzionano il proprietario ndr) al mapp. 339, con riferimento all’accesso veicolare previsto su via dei Platani da meglio considerare lungo via dei Sindacatori. Proprio per questi motivi l’Utc (Ufficio tecnico comunale ndr) ha così preso contatto con il proprietario del mapp. 339 che, in ragione del futuro progetto comunale, ne ha compreso le motivazioni di interesse pubblico e, in data 20 ottobre 2023 ha inoltrato una variante di progetto in corso con l’accesso veicolare, fino allora previsto su via dei Platani, spostato su via dei Sindacatori. Grazie alla disponibilità del proprietario ed in funzione di tali nuove condizioni d’accesso veicolare al mapp. 339, per il Municipio venivano così poste le migliori basi per il progetto “Palco urbano” nel suo angolo sud - ovest che, libero dal vincolo veicolare su via dei Platani, poteva così ambire ad una soluzione che risolveva le osservazioni/preoccupazioni espresse della giuria del concorso” scrivono nella loro interpellanza i consiglieri Domenico Lungo, Tobia Bernardi, Beatrice Bomio-Pacciorini Amichi (Massagno rosso verde), Anke van der Mei Lombardi, Alessandra Zumthor (Il Centro) e Renato Tami (Lega-Udc).

Irrompe Bruschetti

Quanto alla domanda di variante e relativa opposizione ‘occultata’ nelle segrete stanze, secondo gli interpellanti, “da approfondimenti e informazioni in nostro possesso, abbiamo appreso che questa delicata ed importante procedura in corso sembrerebbe non sia mai stata oggetto di informazione, di esame e di approfondimento al tavolo del Municipio di Massagno. Tale ignoranza dei fatti si conclude il 09.04.2024, allorquando Giovanni Bruschetti (già Sindaco responsabile Dicastero “Grandi progetti” e Presidente della giuria del concorso in questione) tramite e mail chiede informazioni al Municipio circa lo “stallo” di quasi sei mesi che contraddistingue la variante “lanciata” dal suo Dicastero tramite l’UTC nell’ottobre 2023 (poco prima della sua richiesta di autosospensione dalla funzione di Sindaco).
Fino a quel momento sembrerebbe infatti che il collegio municipale non fosse mai stato messo a conoscenza né dell’accordo raggiunto con il proprietario del mapp. 339, né della successiva pubblicazione della variante “richiesta” dal Municipio tramite UTC, men che meno dei primi lavori di sbancamento del muro di sostegno su via dei Sindacatori in funzione del nuovo portale d’accesso”.

La replica del Municipio

Fin qui la denuncia. Giovedì sera come detto il Municipio ha fornito la sua risposta, per bocca dello stesso Nicoli nel corso della seduta di Consiglio comunale (per il resto dedicato a Consuntivo e campo sportivo). La realtà tratteggiata dall'Esecutivo si distanzia piuttosto nettamente da quella degli interpellanti. La sindaca Simona Rusconi, da noi interpellata all’indomani del Cc: «C’è la domanda di costruzione di un privato, e c'è il Palco urbano, che sono due cose distinte. Il proprietario del mappale ha fatto una domanda di costruzione, e l'opera in corso è totalmente conforme alla licenza edilizia rilasciata dal Municipio anni fa. La licenza edilizia è cresciuta in giudicato; da quel momento i proprietari della particella hanno il diritto di formare l'accesso veicolare su via Platani. Quel diritto non può essere tolto ai proprietari se non attraverso una variante espropriativa che deve comprendere anche una variante pianificatoria». E la possibile interferenza del traffico su via dei Platani con il progetto del Palco urbano? «Per quanto riguarda il progetto del Palco urbano, nel perimetro di questo concorso era compresa via dei Platani. Un paio di settimane fa abbiamo incontrato l'architetto Castiello, vincitore del concorso, e non ha evidenziato necessità particolari di una chiusura veicolare di questa strada. Quello che invece ha proposto, di interessante, è l'ampliamento della zona verde a sud del Valletta, dove oggi ci sono dei container per la raccolta dei rifiuti» ci spiega sempre Simona Rusconi.

Intanto, come a intricare ulteriormente la faccenda, di fianco al cantiere del nuovo edificio (un imponente palazzo multiplano) sulla via Sindacatori si nota un vistoso portone da autorimessa, che sembra di recente fattura; stando a nostre informazioni il garage in questione non sarebbe però della nuova casa, ma proprietà dei dirimpettai.

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