Alla presentazione della lista con l’Udc per il Municipio non è mancato l’intervento del candidato più discusso. ‘Chiesa? Meglio con noi che contro’
C’è chi dice «mi ha molto stupito», «non me lo aspettavo per niente», chi invece sospetta un tornaconto politico «è una strategia per tirar voti» e chi infine ne è affascinato: «Si vede che sa il fatto suo». Senza dubbio è una candidatura che fa discutere anche nella sua lista, quella del dimissionario presidente nazionale dell’Udc Marco Chiesa nella lista unica Lega-Udc per il Municipio di Lugano alle prossime elezioni comunali. Una decisione che oltre alle critiche esterne, come quelle avanzate dall’ex sindaco Giorgio Giudici, ha suscitato tra i sostenitori della Lega (come quelle del candidato Andrea Sanvido) un certo stupore. Questo è quanto emerso anche all’aperitivo del partito di via Monte Boglia organizzato all’ex asilo Ciani per presentare le liste dei candidati per il Municipio e per il Consiglio comunale.
«Mi ha colpito la sua candidatura, perché ha già un ruolo così importante che mi sembra strano voglia rinunciare per la Città di Lugano. Non ho capito questa sua decisione, rimane un punto interrogativo. Il lavoro che svolge a Berna è molto impegnativo. Detto questo, sa quello che ‘lascia’ e che conosce, ma non sa quello che trova. Vedremo...», ci ha confessato una sostenitrice della Lega. «Se dovesse essere eletto non potrà dedicare tutte le sue attenzioni politiche alla Città di Lugano, e sarebbe complicato», ci dice un altro leghista.
«Vedo questa scelta in maniera positiva. Non penso che possa mettere in ombra i nostri candidati, perché l’area è sempre quella, ed è meglio tenere i voti che vederli traslocare nelle altre numerose liste di queste elezioni. Non è il segreto di Pulcinella: c’è Chiesa, la lista è buona, meglio così», ha espresso un altro partecipante.
Per alcuni sostenitori della Lega, la sua presenza politica è dunque una strategia per chiamare voti. E la conclusione è, queste le parole di un simpatizzante: «Meglio averlo in squadra che giocarci contro». Ma se non si fosse candidato del tutto, non sarebbe stato più efficace per favorire la rielezione degli uscenti Michele Foletti e Lorenzo Quadri, entrambi pronti a correre ancora per un seggio in Municipio? «Sono fermamente convinto che entrambi i nostri candidati abbiano ottime chance di essere rieletti, per cui non mi preoccupa il fatto che si sia proposto nella lista unica. Il sindaco poi è molto potente. Chiesa farà quello che una personalità come la sua fa: attirerà numeri e questo gioca a nostro favore».
Nel ruolo di conduttori della serata, Lukas Bernasconi e Michael Nyffeler, entrambi consiglieri comunali uscenti. ‘Lugano è la capitale’, scritto con i caratteri del salame Rapelli, è lo slogan che ha accompagnato i loro discorsi. «In questa campagna – ha spiegato Bernasconi – vorremmo rispecchiare l’orgoglio dei cittadini di Lugano, ma con lo stile tipico della Lega, un po’ provocatorio. Sappiamo che la capitale politica è Bellinzona, ma Lugano è la capitale sportiva, della ‘movida’, ma anche sociale, economica e tecnologica. E la scritta che riprende la Rapelli è perché siamo ticinesi fino al midollo. Vogliamo che sia una campagna forte, provocatoria, ma che dimostri l’impegno politico che viene messo costantemente in gioco dal nostro partito».
«Lugano – ha esordito Lorenzo Quadri – è la roccaforte della Lega perciò speriamo di poter invertire la tendenza negativa che abbiamo vissuto negli ultimi anni. Ci troviamo confrontati con una sfida difficile, l’esito delle elezioni cantonali non è stato rallegrante. Ma la nostra Lugano – considerando le dieci principali città svizzere – è l’unica governata dalla destra e questa maggioranza vogliamo mantenerla. Data la mia esperienza a Berna, che è una capitale rosso-verde, posso dire che non è un esempio da seguire perché si vede sporcizia, insicurezza, si vedono mendicanti in giro per strada e non credo che questa ideologia di sinistra sia l’esempio che vogliamo seguire e che i luganesi vogliono per la propria città. Siamo l’unico baluardo contro questa deriva, perché Centro e Plr pendono sempre più verso sinistra». Per Quadri in questi anni di governo di destra, è stato dimostrato «che sappiamo gestire bene le finanze e la socialità ma anche tanti altri ambiti. Ricordiamoci sempre in quale condizione finanziaria si trovava la Città quando abbiamo rilevato la maggioranza relativa dal Plr. Penso anche che per queste elezioni comunali abbiamo una ‘signora’ lista».
In queste parole ci crede anche il sindaco Michele Foletti: «In questi due anni e mezzo dalla tragica scomparsa del mio predecessore, Marco Borradori, abbiamo dimostrato capacità di reazione e abbiamo ripreso quello che poteva sembrare un filo interrotto, portando Lugano a un livello mai visto prima. Siamo una città invidiata da tutta la Svizzera ed è l’unica a essere governata dalla destra ma dove non ci sono le file per i dormitori o per il Tavolino magico (associazione che distribuisce generi alimentari a persone bisognose, ndr), a differenza delle località governate dalla sinistra. Siamo una città che non lascia indietro nessuno e che può offrire opportunità a tutti».
In conclusione, non è mancato l’intervento del neoeletto ‘senatore’ a Berna. «Mi sono candidato perché volevo, assieme agli altri municipali uscenti e so che ci sono già due persone (Foletti e Quadri, ndr) estremamente in gamba per poter guardare al prossimo futuro. E sono sicuro – ha affermato Chiesa – che con questa lista Lega-Udc sapremo dare un futuro alla Lugano che verrà. Ricordo che Marco Borradori nel 2019 diceva che voleva una Lugano innovativa, aperta e che avesse interesse anche per i quartieri. Lì c’è la nostra identità e quello che è la grande Lugano. E la grande Lugano ha bisogno di grandi politici».
Per il Municipio nella lista Lega-Udc, lo ricordiamo, oltre a Chiesa si candidano il sindaco uscente Foletti (Lega), al quale lo stesso Chiesa ha dichiarato di non voler pestare i piedi; i municipali uscenti Tiziano Galeazzi (Udc) e Quadri (Lega); la consigliera comunale Raide Bassi (Udc); il deputato in Gran Consiglio Andrea Censi (Lega) e il consigliere comunale Andrea Sanvido (Lega). Per il Consiglio comunale non vale lo stesso discorso. I due partiti corrono infatti in due liste separate. In quella della Lega figurano gli uscenti Luisa Aliprandi, Gian Maria Bianchetti, Marco Bortolin, Lucia Minotti, Maruska Ortelli, Christian Tresoldi, Lukas Bernasconi, Mauro Gaggini, Ero Medolago, Michael Nyffeler, Andrea Sanvido e Omar Wicht, poi Mario Bai, Alessandro Barbero, Alessia Beccarini, Mairka Beretta, Luisina Marisa Berini, Samuele Berta, Michele Bianchi, Marcello Caduff, Enrico Caruso, Andrea Censi, Michele Foletti, Mattia Gervasoni, Paola Maccagni, Natasa Marinkovic, Katuscia Martinelli, Maurizio Nespoli, Lorenzo Quadri, Stefano “Spazzola” Quadri, Marco Seitz e Giuseppe Termine.
I candidati per Udc-Udf sono i consiglieri comunali uscenti Paolo Andreetti, Siro Mazzuchelli, Zahara Rusconi, Raide Bassi e Maurizio Reichlin e Marco Andreoli, Gregory Bronz, Alain Bühler, Davide Cao, Moreno Casera, Ezio Santino Compagnoni, Urbano Crivelli, David Cuciz, Anastassya Fellmann, Ivano Foraboschi, Tiziano Galeazzi, Stefano Gambazzi, Fabrizio “Bicio” Gastori, Sandrine Genoud, Nicolò Ghielmini, Norman Luraschi, Claudio Paoletta, Andrea Pedrazzi, Davide Pessina, Gabriele Quarti, Antimo Quereloso, Paolo Reichlin, Simone Rezzonico, Ferenc Szerdahelyi, Dario Turconi.