I giudici di secondo grado hanno respinto il ricorso presentato da Marita Piccaluga. 10 anni di interdizione per gli ex amministratori
A quattro mesi dalla discussione, lunedì 22 gennaio, alla cancelleria della Corte dei Conti della Lombardia è stata depositata la decisione dei giudici contabili nel procedimento a carico degli amministratori che hanno guidato il Comune di Campione d'Italia sino all'estate 2018, anno del dissesto finanziario.
I giudici di secondo grado hanno respinto il ricorso presentato da Marita Piccaluga, ex sindaca dell’enclave, e parzialmente revocato l’ordinanza con la quale l’ex sindaco Roberto Salmoiraghi non doveva essere sanzionato. In buona sostanza i giudici milanesi hanno accertato “la responsabilità per il dissesto del Comune dell’enclave degli amministratori Marita Piccaluga, Florio Bernasconi, Mariano Zanotta, Armando Bresciani, Diego Gozzi, Roberto Salmoiraghi e Alfio Balsamo e del revisore dei conti Pierantonio Montagnani”.
I giudici di secondo grado però hanno notevolmente ridimensionato la sanzione pecuniaria. Le nuove sanzioni e fra parentesi quelle precedenti: Marita Piccaluga 26mila euro (117mila), Florio Bernasconi 3’900 euro (18’870), Mariano Zanotta 3’900 euro (18’879), Armando Bresciani 148 euro (1’057), Diego Gozi 148 euro (1’030). Roberto Salmoiraghi 19’552 euro e Alfio Balsamo 3’900 euro. In primo grado erano stati scagionati. Infine, Pierantonio Montagnani 4’647 euro (16’900). Come pena accessoria è stata comminata l’interdizione per 10 anni agli ex amministratori e per 5 anni per l’ex revisore dei conti.