Tracciato un bilancio ‘più che positivo’ si guarda al 2024 e si annunciano ‘importanti novità’
È un bilancio "più che positivo" quello che si accinge a tracciare la Casa della Letteratura per la Svizzera italiana. La stagione 2023 si è chiusa, infatti, con successo, così come i suoi primi cinque anni di attività. Tutto ciò con la consapevolezza di aver stretto, di nuovo, delle collaborazioni con altri partner culturali e di aver portato autrici e autori anche fuori dai confini cantonali, accogliendo al contempo altre lingue “tra le mura di Casa”. Nel corso dell’anno sono stati 21 gli incontri programmati, molti dei quali, come sottolineano i promotori, hanno visto il “tutto esaurito”.
Il 2024 sancirà, quindi, il sesto anno di vita, e vedrà "importanti novità". A cominciare dal rinnovo della Commissione di programmazione che oggi tra i suoi membri annovera pure Francesca Rodesino (redattrice culturale Rsi), Massimo Gezzi (poeta, critico e docente), Nicolò Saverio Centemero (medico all'Eoc e collaboratore della Fondazione Sasso Corbaro). Sul piano strutturale, invece, la Casa si doterà di un palco. La fruizione degli incontri sarà così ancora più agevole, dando al contempo alle scrittrici e agli scrittori uno spazio ancora più tecnologicamente professionale. Inoltre, la maggior parte degli incontri della nuova stagione verrà spostata di sabato, alle 16.30, così da permettere una maggiore fruizione.
Andando alle anticipazioni, molti i nomi importanti proposti che hanno già confermato sia la propria presenza che il desiderio di incontrare il pubblico della Svizzera italiana. L’impegno della Casa, anche nel nuovo anno, rinnoverà la collaborazione con la Città di Lugano, Grsi, Castellinaria e Locarno Film Festival, per una nuova edizione del Concorso per Residenze dedicate all’Audiovisivo (Cinema). Proseguirà, poi, il Corso di traduzione editoriale varato dalla Casa su progetto di Anna Ruchat, arrivando alla sua terza edizione. Non solo, alcune case editrici con base in Italia hanno preso contatto con i corsisti, per ulteriori lavori editoriali e di traduzione, e questo grazie alla formazione ricevuta e alla pubblicazione dei lavori. Ciò che è certo è che "la scelta delle voci e delle scritture che la Commissione di programmazione ha valutato e poi scelto sarà all’insegna di scritture sorprendenti e della pluralità linguistica (sempre con traduzione completa in italiano)". Se ne saprà di più comunque alla presentazione ufficiale del primo febbraio prossimo.