Luganese

Il sindaco Bruschetti sotto inchiesta: ‘Siamo sorpresi’

Per l'inchiesta sui quadri: gli scenari che si prospettano a Massagno nel caso di una sospensione

Giovanni Bruschetti
(Ti-press)
13 ottobre 2023
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Stamattina il Comune di Massagno si è svegliato senza un sindaco, o quasi, poiché Giovanni Bruschetti ha chiesto all'autorità cantonale di vigilanza di venire sospeso dalle sue funzioni “al fine di salvaguardare al meglio l’attività del Municipio" e “fino a chiarimento della situazione”. Tutto ciò, ricordiamo, dopo che lo stesso sindaco è stato interrogato in Procura: nei suoi confronti è stato promosso un procedimento penale per truffa, amministrazione infedele, e infedeltà nella gestione pubblica aggravata. Come comunicato giovedì sera dal diretto interessato, l'accusa mossa è quella di aver approfittato dello sconto di 400 franchi sull'acquisto di un quadro nell'ambito dell'acquisizione di una seconda opera, del valore di 3500 franchi, per conto del Comune.

Forse una tela di Luigi Taddei, ipotizza la Rsi. Da noi interpellato, il figlio del pittore, Charles Taddei, parla invece della donazione di un quadro di suo padre (un autoritratto) al Comune di Massagno «per ringraziare della mostra a casa Pasquée lo scorso ottobre. Non abbiamo venduto nessun quadro» ci dice. «È un po' un'usanza, lo avevamo fatto anche a Bioggio». Gli eredi smentiscono; alla mostra erano tuttavia presenti anche tele di altre collezioni. A ogni modo, l'acquisizione di un'opera è stata decisa dal Municipio per omaggiare un alto funzionario che ha lasciato il Comune di Massagno dopo molti anni di servizio. Il primo quadro è stato invece comprato da Giovanni Bruschetti a titolo privato; il sospetto, da quanto si capisce, è che lo ‘sconto’ sarebbe in realtà stato caricato sul costo dell'opera per il Comune.

Nell'attesa che l'inchiesta, affidata al procuratore geneerale sostituto Andrea Balerna, dipani i contorni della vicenda, a Massagno regna l'incredulità. Anche per la modesta somma che avrebbe messo nei guai Bruschetti: sindaco dal lontano 2004 e, a quanto si dice, piuttosto benestante.

Verso un rimpasto?

Bocche cucite fra i municipali; per tutti parla il vicesindaco Fabio Nicoli, chiamato improvvisamente al timone. «È stata una sorpresa anche per noi - ci risponde - chiaramente dispiace, io e il sindaco poi siamo amici da tanti anni. Il comunicato stampa di ieri lo abbiamo concordato per telefono tra municipali poco prima, lunedì ci troveremo per la seduta settimanale e vedremo il da farsi. A ora non è arrivata nessuna notifica della sospensione, quindi in linea teorica il sindaco resta in carica e potrebbe presentarsi». Nel caso, probabile, di una sospensione, come vi regolereste? «Per quanto riguarda le funzioni, il supplente per i suoi dicasteri è il municipale Giovanni Pozzi. Se la situazione dovesse protrarsi, potremmo procedere a una distribuzione dei compiti all’interno del Municipio, ma è presto per parlarne. La donazione del quadro al funzionario uscente? Sì è stata decisa dal Municipio, è una prassi nel caso di collaboratori da lungo tempo in servizio». A proposito, due sono gli alti funzionari di recente partenza. Tra questi Luigi Bruschetti, fratello del sindaco e già capo dell'Ufficio tecnico massagnese. Il funzionario, nell'intervista di commiato sull'ultimo numero di ‘Infomassagno’, la rivista del Comune, parla proprio della sua passione per l'arte e della sua collezione di artisti ticinesi. Una coincidenza? Da noi interpellato, Luigi Bruschetti non conferma nè smentisce di essere il destinatario della ‘buonuscita’: «Non posso rilasciare dichiarazioni».

Cosa dice la Loc

Tornando alla situazione di Giovanni Bruschetti, alcuni media hanno parlato di una ‘autosospensione’, che però, tecnicamente, non è prevista. Carla Biasca, capoufficio presso la Sezione enti locali: «L'autosospensione come tale non esiste, nel senso che la Loc (la legge organica comunale) non ne parla. Parlando invece della sospensione, quando ci sono procedure penali l'atto che fa partire la procedura, è la segnalazione del Ministero pubblico al Consiglio di Stato. Da lì si apre l'incarto, che non è una sanzione ma una misura cautelare che tutela gli interessi pubblici, e implica per esempio il diritto di essere sentiti" ci risponde. Una volta decretata la sospensione da parte del Consiglio di Stato, la Loc prevede che il posto del sospeso venga preso da un supplente municipale. Nel caso di Massagno dovrebbe trattarsi di Carlo Ferrari. Se si arrivasse alla destituzione, avverrebbe allora una vera sostituzione. Dai risultati delle ultime elezioni, la prima subentrante per il Ppd (oggi il Centro) è Anke van der Mei Lombardi. Intanto nella scena politica, a Massagno regna per ora, ufficialmente, il silenzio. Solo il consigliere Philippe Bouvet, a nome della Lega. «Visto che l'autosospensione non esiste, il buonsenso consiglierebbe a Bruschetti di lasciare, anche perché ormai è in carica da quasi 20 anni» ci ha detto.

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