Luganese

Mance al Casinò di Campione, possibile soluzione in vista

Un incontro con l'Ispettorato del lavoro di Como dovrebbe risolvere il problema della distribuzione delle mance milionarie della casa da gioco

Un milione e mezzo di mance da spartire
(Ti-Press)
18 settembre 2023
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Un arbitro super partes, ovvero l'Ispettorato del lavoro di Como, per chiudere una partita che, a Campione d'Italia, tiene banco da quando la società di gestione della casa da gioco aveva comunicato che lo scorso anno i giocatori (quelli fortunati) avevano lasciato mance per oltre un milione e mezzo di franchi svizzeri. Mance che, nella misura del 50% (l'altra metà rimane alla Casinò Campione d'Italia) deve finire nella busta paga dei dipendenti della casa da gioco. Lo prevede il contratto di lavoro. Come ripartirla tra i dipendenti? Ecco l'irrisolta partita, non nuova in riva al Ceresio, visto che anche in passato non sono mancate dispute fra gli addetti ai giochi e personale amministrativo. La mancanza di un accordo sui criteri di ripartizione del “tesoretto” (750mila franchi equamente diviso fra i 173 dipendenti del Casino, significa oltre 4’300 franchi a testa, ben oltre una mensilità) ha spinto i sindacati a chiedere l'istituzione di un tavolo di mediazione presso l'Ispettorato del lavoro (il super partes) che ha convocato tutte le parti in causa, cioè coloro che hanno firmato il nuovo contratto di lavoro, ovverosia le Organizzazioni sindacali e la Casinò Campione d'Italia. L'appuntamento è previsto per il 18 settembre, in via Bellinzona a Como. Sul tavolo c'è una proposta firmata da 64 dipendenti della casa da gioco, che contiene una soluzione di buonsenso: essa prevede la ripartizione paritaria delle mance tra tutto il personale, con un occhio di riguardo per gli addetti part-time, prevedendo per loro un surplus del 20%.