Luganese

Campione d’Italia, 46 ex dipendenti del casinò saranno risarciti

La società di gestione della casa da gioco è stata condannata dal giudice del lavoro del Tribunale di Como

(archivio Ti-Press)
13 dicembre 2022
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La Casinò di Campione S.p.A., società di gestione della casa da gioco dell’enclave che a inizio anno ha ripreso l’attività dopo una chiusura andata avanti per tre anni e mezzo, è stata condannata dal giudice del lavoro Giovanni Luca Ortone del Tribunale di Como, al pagamento a 46 ex dipendenti "dell’indennità risarcitoria di dodici mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto, spettante a ciascuno dei ricorrenti, con rivalutazione monetaria e interessi legali dal licenziamento al saldo".

Gli ex dipendenti della casa da gioco avevano impugnato il licenziamento deciso dai curatori giudiziali in quanto, a loro dire, non erano state rispettate le modalità previste dalla legge che norma i licenziamenti collettivi. Il giudice del lavoro ha accolto questa tesi, anche se nella sostanza ha considerato legittimi i licenziamenti, considerato che alla fine del 2018 le prospettive di una riapertura del Casino, per il quale c’era stata una sentenza di fallimento, erano nulle.

Per la Casinò di Campione d’Italia sembra dunque profilarsi una mazzata non di poco conto, considerato l’equilibrio precario delle finanze della società di gestione della casa da gioco, anche perché martedì 20 dicembre si terrà una nuova udienza per discutere il ricorso presentato da un altro centinaio di ex dipendenti licenziati a seguito della dichiarazione di fallimento del casinò. All’epoca i lavoratori della casa da gioco erano poco meno di cinquecento. Centosettantacinque quelli che attualmente rappresentano l’organico del casinò, perlopiù ex dipendenti lasciati a casa a seguito della chiusura della casa da gioco che da sempre rappresenta l’unica azienda dell’enclave. Continua a esserlo anche dopo il traumatico ridimensionamento dell’organico. Scontato il ricorso in Appello da parte della Casinò di Campione S.p.A.. Probabilmente una decisione sarà presa dopo l’udienza di martedì della prossima settimana.