L'accordo sulla ripartizione sarebbe stato trovato, ma deve essere approvato dai 174 dipendenti della casa da gioco
È slittato al 13 novembre l'incontro all'Ispettorato del lavoro di Como, per chiudere una partita che a Campione d'Italia tiene banco da oltre un anno: la ripartizione delle mance. Un tesoretto che nella misura del 50% (l'altra metà rimane alla Casino Campione d'Italia), come previsto dal contratto di lavoro deve finire nella busta paga dei dipendenti della casa da gioco. Una busta paga decisamente molto più leggera rispetto a quella che i dipendenti della casa da gioco dell'enclave erano abituati a prendere.
Stando a una stima basata sul tesoretto (poco meno di un milione di euro), la quota pro capite di ogni dipendente ai aggira attorno a una mensilità. Le parti in causa, cioè la società e le organizzazioni sindacali, sono tornate a incontrarsi presso la sede dell'Ispettorato del lavoro. Per quanto si è appreso, dovrebbe essere stato trovato un accordo che, prima di essere firmato, deve essere approvato dai diretti interessati, cioè i 174 dipendenti del Casinò. L'accordo prevede che oltre agli addetti ai tavoli verdi le mance debbano essere suddivise anche con gli amministrativi e con un occhio di riguardo con personale part time.