Luganese

Due condanne a Lugano per traffico di cocaina

Due uomini, di 37 e 38 anni, sono colpevoli di aver trafficato rispettivamente circa 150 e circa 70 grammi di polvere bianca. Il primo verrà espulso

In sintesi:
  • I due sono stati arrestati a ottobre dell’anno scorso da un controllo di routine della Polizia Ceresio Sud
  • L’auto era guidata dal 38enne, che tuttavia non era in possesso della licenza di condurre ed è pertanto stato condannato anche per guida senza autorizzazione
L’hanno venduta, ma non consumata
(Ti-Press)
21 luglio 2023
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È terminato con due condanne il processo a carico di due uomini di 37 e 38 anni accusati a vario titolo di infrazione aggravata alla Legge federale sugli stupefacenti e altri reati collegati al giro di spaccio e trasporto di cocaina del quale erano parte. La Corte delle Assise criminali di Lugano, presieduta dalla giudice Francesca Verda Chiocchetti, li ha condannati rispettivamente a tre anni, metà dei quali sospesi condizionalmente per due anni di prova, e a un anno integralmente sospeso per altrettanto tempo. Il primo, inoltre, è stato espulso dalla Svizzera per otto anni, mentre al secondo è stata comminata anche una pena pecuniaria di poco superiore ai duemila franchi.

Fermati a Paradiso durante un controllo di routine

I due uomini, un dominicano (il 37enne) e uno svizzero suo amico di lunga data in quanto anch’esso di origine dominicana, sono stati arrestati a ottobre dell’anno scorso da un controllo di routine della Polizia Ceresio Sud. L’auto era guidata dal 38enne, che tuttavia non era in possesso della licenza di condurre ed è pertanto stato condannato anche per guida senza autorizzazione, oltre che per riciclaggio. Fin da subito, in possesso del 37enne sono stati trovati circa 150 grammi di polvere bianca. Questo ha fatto scattare un’inchiesta che ha portato la procuratrice pubblica Valentina Tuoni a imputare al più giovane un totale di circa un chilo di cocaina – fra venduta, trasportata e custodita –, mentre poco più di 220 i grammi in totale contestati invece al 38enne.

‘Una tesi bislacca’

«L’atteggiamento processuale del 37enne è stato caratterizzato da dichiarazioni inverosimili, scarsa linearità e pressoché alcuna collaborazione» ha detto la pp. L’imputato, difeso dall’avvocata Chiara Donati, ha infatti affermato che la droga sarebbe servita per uso personale e per alcuni amici e non per uno spaccio. L’esame delle urine ha tuttavia dato esito negativo in merito al consumo di stupefacenti. «Sono stato arrestato prima di poter consumare» ha replicato alla presidente della Corte nell’interrogatorio. Una tesi «bislacca» per Tuoni e «per nulla credibile» anche per la Corte. L’uomo, che in Repubblica Dominicana è un personaggio pubblico attivo anche politicamente, ha poi contestato in particolare il presunto traffico di cocaina tra Ticino e Lombardia fra l’estate del 2021 e l’arresto. Ben 850 grammi confermati per la pp da alcune prove, anche fotografiche. Insufficienti per Donati, che ha parlato di numerosi punti non chiariti ricordando come nessuno ha dichiarato di averlo mai visto vendere cocaina. La legale ha pertanto chiesto il proscioglimento dal capo d’accusa. Tesi difensive accolte dalla Corte, che lo ha prosciolto da quest’imputazione.

All’amico ‘il carcere ha fatto bene’

Ha scontato invece ‘solo’ tre mesi di carcere il 38enne, difeso dall’avvocato Daniel Ponti. «Quando si tratta di sé stesso, è stato collaborativo – ha detto al suo riguardo Tuoni –, per nulla invece quando si è parlato del suo amico». In ogni caso la sua colpa è stata definita meno grave e la pp gli ha riconosciuto una buona condotta: ex tossicodipendente, l’uomo sta cercando di reinserirsi nel mondo professionale ticinese. «La carcerazione gli è stata utile, gli ha permesso di fermarsi e ripartire da basi migliori» chiedendo in particolare che i quantitativi in possesso del 37enne al momento dell’arresto non fossero contestati pure al proprio assistito. Anche in questo caso, in virtù del principio dell’in dubio pro reo, la tesi difensiva è stata accolta e la Corte l’ha prosciolto da quest’imputazione, addebitandogli uno spaccio di cocaina molto inferiore.