Luganese

Una palazzina super-ecologica con triplo ‘label’

È sorta a Pregassona in via Ligaino, è il primo edifico del genere in Ticino

Lo stabile
(Ti-Press/Gianinazzi)
4 giugno 2023
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Minergie-P-Eco, Minergie-A-Eco e la certificazione Snbs. Per la prima volta in Ticino un edificio riesce ad accaparrarsi tutte e tre le certificazioni che designano rispettivamente un basso fabbisogno di energia, maggiore indipendenza energetica e lo ‘Standard costruzione sostenibile svizzera’ (Snbs) garantisce che le esigenze della società, dell’economia e dell’ambiente siano prese in considerazione in modo equo e il più possibile completo nella progettazione, nella costruzione e nell’esercizio. Si tratta di una palazzina sorta – e già abitata dai primi inquilini – in via Ligaino a Pregassona. Sabato si è svolta la presentazione.

Una costruzione con durata centenaria

Attualmente, secondo il Wwf, se tutti al mondo si comportassero come gli svizzeri, l'umanità avrebbe bisogno di 2,8 pianeti per garantirsi le risorse consumate. Secondo l’architetto dell’edificio e proprietario del terreno, Emanuele Saurwein, al nuovo immobile basta... un solo pianeta sempre fatte le proporzioni del caso. «La sostenibilità dell’edificio non è solo legata al consumo di energia, ma anche al riutilizzo del materiale di scavo che abbiamo usato per riempire i lati esterni della casa. Inoltre, mentre scavavamo, abbiamo trovato dei massi enormi che abbiamo riutilizzato per limitare gli spazi verdi dei giardini, in questo modo durante la fase di cantiere abbiamo limitato al massimo l’energia grigia (l’energia necessaria per produrre, trasportare e smaltire un prodotto, ndr) dato che c’erano meno camion per il trasporto del materiale» dice il professionista. La sostenibilità prevede anche un ciclo di vita più lungo, sempre secondo l’architetto «questo edificio è stato pensato per durare nel tempo, ci sono voluti parecchi anni per realizzarlo, nel 2006 ci fu il progetto preliminare e nel 2021 è iniziato il cantiere, ma prevediamo un possibile abbattimento solo nel 2127». Il costo dell’edificio ammonta a 2 milioni e 825mila franchi di cui, come ci spiega, «poco meno del 5% del totale è legato a queste certificazioni, non tanto per i costi maggiori nella costruzione, ma più per il costo legato alle certificazioni stesse e i controlli stretti che comprendono 45 indicatori differenti solo per la Snbs. Questo però ha portato un valore aggiunto sia per gli inquilini, ma anche per il quartiere e la città stessa».

Il secondo Snbs in Ticino

I progetti con la certificazione Snbs sono attualmente 108 in tutta la Svizzera, ma in Ticino, dopo il complesso residenziale Lo Scudo di Stabio, il piccolo stabile abitativo di sei appartamenti di Pregassona è il secondo finora realizzato. Come ci spiega Andrea Giovio, responsabile certificazioni del Centro di certificazioni di Minergie Ticino ed esaminatore Snbs, «questo standard garantisce che l’edificio sia legato al quartiere in cui si trova. L’esterno è costruito con un sistema tale che ci sia una continuità con l’ambiente circostante. Ci sono infatti dei luoghi, su questo terreno, pensati per creare zone dove può svilupparsi la biodiversità». In Ticino questo standard sta prendendo sempre più piede e infatti la futura banca Raiffeisen di Savosa avrà anche lei questo label. Invece il complemento dello standard Minergie ‘Eco’, continua Giovio, «garantisce una elevata qualità della vita che va da una riduzione dell’energia grigia, il calcestruzzo usato per la costruzione proviene in gran parte da altre costruzioni demolite, così da limitare il materiale portato in discarica; fino al benessere per gli occupanti, con una illuminazione migliore degli spazi e una qualità dell’aria migliore».

Nuove abitudini per chi ci vive

Per garantire che questi standard siano rispettati e mantenuti «l’edificio – precisa Saurwein – ha adottato un regolamento interno. Regole basilari, ma di fondamentale importanza per sfruttare appieno le potenzialità della nuova costruzione: tra queste troviamo il non aprire le finestre quando il riscaldamento è attivo in inverno; lasciar arieggiare la casa con le finestre aperte per qualche minuto e non con le finestre basculanti per più tempo, e utilizzare gli elettrodomestici durante il giorno piuttosto che alla sera, poiché la maggiore produzione di elettricità avviene di giorno, grazie ai pannelli solari». Tutte abitudini che per alcuni richiedono uno sforzo maggiore. Come ci racconta una coppia di mezza età che abita nella palazzina, «siamo ancora in fase di apprendistato, vivere qui è un esperimento. Abbiamo dovuto cambiare alcuni ritmi a cui eravamo abituati come l’orario della lavatrice, ma per il resto qui si respira un’altra aria». Una giovane famiglia, che prima viveva in un edificio di recente costruzione, la differenza la nota «rispetto agli edifici costruiti tradizionalmente qui si respira un’aria migliore e c’è un isolamento termico e sonoro elevato. Per quanto riguarda il regolamento interno non c’è nessun problema per noi perché eravamo già coscienti e rispettavamo già queste regole», mentre una terza famiglia con un bambino in fasce, è entusiasta che loro figlio possa crescere in un contesto simile.

Il futuro delle nuove costruzioni pare segnato, le scelte prese da Cantone e Confederazione, come la strategia energetica 2050, sono definite e questo edificio, conclude Emanuele Saurwein, «può essere un esempio eccezionale».

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