Scambio di battute polemico tra Viscardi e Sargenti nella seduta di Consiglio comunale. Luce verde alle varianti di Pr di Barbengo e Parco Viarno
Due mozioni ritirate, una terza bocciata e un'altra parzialmente accolta. È inaspettatamente finita prima del previsto la seduta di Consiglio comunale di stasera. Non è però mancato un botta e risposta dal sapore polemico. All'annuncio del ritiro della mozione intitolata ‘Rivalutiamo Villa Ciani’ risalente al 2012, da parte di Giovanna Viscardi (Plr), unica ‘superstite’ nel legislativo ad averla sottoscritta, Aurelio Sargenti (Ps), membro della Commissione della pianificazione, è sbottato con «non siamo qui a pettinar le bambole», di bersaniana memoria, «avremmo potuto evitare almeno due sedute». Al che, Viscardi ha ribattutto che «l'atto risale al 2012 e quindi, forse, le bambole sono state pettinate».
Passiamo ora alla trattande votate. All'unanimità è stato accolto il consolidamento pianificatorio delle scelte scaturite dal concorso del nuovo Parco Viarno a Pregassona e delle possibilità edificatorie all’interno dello stesso, che ha una superficie di circa 27’500 metri ed è secondo, per grandezza, solo al Parco Ciani. Gran parte del terreno è già di proprietà della Città, mentre un’area di 6’954 metri sul lato sud è soggetta a esproprio. Se ne parla ormai da un trentennio e, secondo il relatore del rapporto della Commissione della pianificazione Sargenti, «è quindi ora che si dia inizio, in tempi brevi, ai lavori, senza attendere l’esito dell’esproprio dell’area all’estremità sud del parco». Sargenti ha auspicato inoltre di inserire un'arnia didattica e di aumentare il potenziale del parco «in ambito aggregativo e di socializzazione», proponendo «un orto condiviso e uno scolastico nel quale tracciare dei percorsi didattici per gli allievi e gestito con l’aiuto delle scuole stesse».
Andrea Nava (Plr) ha sottolineato la rilevanza del parco, come giardino per la città. È troppo intenso il traffico di transito parassitario nella zona, bisogna trovare soluzioni, ha sostenuto Ferruccio Unternährer (Plr), che ha chiesto di rivedere la realizzazione della rotonda lungo via Cassone, incrocio via Guioni, il cui credito da due milioni di franchi, votato cinque anni fa, non è ancora stato usato. Filippo Lombardi, titolare del Dicastero dello Sviluppo territoriale, ha evocato il conflitto di competenze, in merito alle strade, tra Cantone e Città. Altre soluzioni, tuttavia, cartina alla mano, non ce ne sono. Sulla rotonda, la discussione è invece ancora aperta e si sta rivalutando la sua costruzione, ha aggiunto Lombardi.
Dopo 15 anni, è stata risolta una questione aperta del quartiere di Barbengo, il cui Piano regolatore è stato approvato dal Consiglio comunale. La relatrice del rapporto della Commissione della pianificazione del territorio Luisa Aliprandi (Lega) ha sottolineato il buon lavoro eseguito dal Municipio mettendo in evidenza però alcune lacune. A cominciare dallo stato pietoso in cui si trovano le due spiaggette di Casoro e il pratone, dove, dopo la tempeste di cinque anni fa, sono caduti due alberi ma non sono stati sostituiti. La relatrice ha pure rimarcato le attese dei residenti che, da lungo tempo, aspettano le pensiline alle fermate dell'Autopostale. Luca Cattaneo (Plr) e Federica Colombo Mattei (Centro) hanno evidenziato l'assenza di visioni future nel documento, che contiene un esame solo retroattivo. In attesa del Piano direttore, è auspicata una procedura per codificare gli obiettivi in maniera coordinata. La variante include il perimetro di rispetto del Torchio, la salvaguardia di casa Guidini, costruita dall’architetto Augusto Guidini, originario di Barbengo, con il suo giardino, il monumento a Francesco Calloni e il suo pollaio. Prevista inoltre un'area portuale e aree di svago a lago e la conservazione dell'edificio, che ai tempi ospitava una dogana e che ora si trova in zona residenziale. Edificio e i suoi quattro posti barca che la Città, proprietaria di alcuni attracchi proprio a fianco, intende espropriare (una perizia del 2018 ne stimava il valore in 706'000 franchi).
Giovanna Viscardi (Plr), unica consigliera comunale in carica ad aver firmato la mozione intitolata ‘Rivalutiamo Villa Ciani’, si è detta dispiaciuta perché l'atto parlamentare non è stato discusso nell'ambito della realizzazione del Polo congressuale, perciò l'ha ritirato. Altra mozione datata e ritirata è quella intitolata “Una mobilità razionale per il centro di Lugano” del settembre 2018 che ha chiesto la chiusura completa di Corso Pestalozzi al traffico di transito, come previsto dalla prima variante del Piano viario del Polo luganese (Pvp). La relatrice Aliprandi ha parlato di scorrettezza, mentre Lombardi ha comunque ringraziato perché alcuni suggerimenti contenuti nella mozione sono stati accolti nel Masterplan.
La terza mozione ‘datata’ e risalente al 2018 intitolata "Modifica del Pr cittadino" è invece stata mantenuta. Uno dei firmatari, il consigliere comunale Paolo Toscanelli (Plr) ha spiegato perché venne presentata: si temeva che la prospettata chiusura al traffico del lungolago avrebbe riversato un notevole flusso di veicoli e notevoli disagi sulle altre arterie cittadine. Toscanelli ha salutato favorevolmente la velocità ridotta sul lungolago, ma non c'è ancora un'alternativa valida e il limite a 30 km/h non basta. Lombardi ha ribadito che il Municipio non intende chiudere il lungolago al transito, ma vuole dimezzarne il traffico di transito. Il municipale ha poi ricordato le cinque società di trasporto pubblico che operano sul territorio cittadino e i Park & Ride, purtroppo occupati soltanto per metà.
"Per la riqualifica di Riva Caccia. Spiaggetta in ghiaia a favore della cittadinanza, piante acquatiche e pesci" è il titolo della mozione parzialmente accolta dal legislativo. Il Municipio è incaricato di procedere con uno studio di fattibilità, come chiesto dalle due relatrici Luisa Minotti (Lega) e Lara Olgiati (Plr) della Commissione dell'edilizia, al cui rapporto, i mozionanti hanno aderito. Lorenzo Beretta Piccoli (Centro) ha ricordato che si tratta di rivalorizzare una porzione di riva oggi poco naturale e quasi inaccessibile. Sarebbe un’opportunità con forte valenza ecologica e fruitiva che permetterebbe di creare una nuova attrattiva per cittadini e turisti investendo mezzi limitati. Lombardi ha invece annunciato che gli accessi al lago saranno eseguiti con due gradinate davanti al Municipio e di fronte al Lac.