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Gli allievi del LiLu1 presentano le loro idee per il Cassarate

Sono state davvero tantissime le idee proposte dai ragazzi, con un occhio attento alla biodiversità e alla fruibilità del fiume

I giovani allievi che hanno preso parte al progetto
19 aprile 2023
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Un Cassarate munito di una passerella trasparente, una gradonata arcobaleno, uno stagno, e tanta biodiversità. Sono solo alcune delle idee presentate ieri sera dagli allievi del Liceo di Lugano 1, svolte all'interno del progetto scolastico di cui avevamo già dato notizia lo scorso inverno, ma che verranno prese in considerazione dal Cantone per una reale applicazione. Il progetto di riqualifica del fiume luganese, avviato nel 2011, ha come obiettivo la sistemazione il corso d’acqua per migliorarne la sicurezza, oltre a valorizzare il fiume come spazio urbano. Nell’autunno 2020, l’Ufficio corsi d’acqua (Uca) del Dipartimento del territorio ha proposto il coinvolgimento di allievi del Liceo 1, collaborazione che si è concretizzata nel biennio scolastico 2021-2023, ovvero nella fase conclusiva del progetto.

‘Una sala più giovane del previsto’

Gli allievi hanno sviluppato proposte e misure di valorizzazione dell’area del fiume che da Cornaredo conduce alla Foce. Le loro idee sono state mostrate al pubblico ieri sera al Campus est Usi-Supsi, davanti a una sala gremita da una folla la cui età media era particolarmente bassa. «Mi fa piacere vedere una sala piena soprattutto di giovani – ha detto Karin Valenzano Rossi, capo del Dicastero spazi urbani –. In genere quando presentiamo progetti per la Città, l’età media non è certa quella dei fruitori di domani». Presente come relatore anche il direttore del Dipartimento del territorio, Claudio Zali, che non ha mancato di mostrare anche lui la sua sorpresa riguardo al pubblico.

«Spesso il coinvolgimento dei cittadini si limita all’informazione pubblica, magari in vista della richiesta di un finanziamento o delle autorizzazioni – ha dichiarato il Consigliere di stato –, ma questo non significa partecipare veramente al progetto, perché non si va a influire sulla sua realizzazione. Questo riduce le possibilità di coinvolgimento attivo, che nel peggiore dei casi può sfociare in contestazioni, ricorsi e mancanza di senso di appartenenza verso la cosa pubblica».

Non un semplice progetto scolastico

Il progetto svolto come opzione complementare di biologia in collaborazione con geografia, pur rispettando tutti gli standard di un progetto scolastico multidisciplinare, avrà dei risvolti che potrebbero cambiare l’aspetto del fiume. Il capo dell’Uca, Laurent Filippini, ha infatti confermato che le idee non verranno trattate come fini a se stesse, ma quelle più valide verranno prese in seria considerazione dal Cantone, come richiesto anche da Manuela Varini, docente di biologia che ha supervisionato il progetto. Nel corso dell’anno scolastico, ai ragazzi è stata data la possibilità d’incontrare una ventina di esperti, che li hanno guidati nei loro lavori, per fare in modo che le loro proposte si rivelassero veramente applicabili.

Un occhio attento alla biodiversità

Nell’arco della serata sono state davvero innumerevoli le proposte degli allievi, che si sono concentrati soprattutto in progetti che migliorassero la fruibilità del fiume da parte dei cittadini e ne favorisse la biodiversità. Trattandosi di un progetto svolto durante l’opzione di biologia, grande attenzione è stata posta alla salvaguardia della flora e della fauna. Tra le varie misure proposte, le più ricorrenti riguardavano delle strutture all’interno dell’acqua per variare la velocità della corrente, creando ad esempio delle pozze o delle piccole cascate, creando così un habitat favorevole alle diverse specie di uccelli e di pesci locali. Ma sono state anche proposte casette per pipistrelli, e lampioni che non creassero loro fastidio, uno stagno protetto vicino al Cassone, labirinti di alberi e fiori piantati lungo le sponde del fiume. «Non siamo noi a concedere i nostri spazi alla natura, ma è il contrario» ha dichiarato uno dei ragazzi.

Un fiume più accessibile alla popolazione

Sui progetti di fruibilità, i giovani si sono davvero sbizzarriti, anche grazie alla consulenza chiesta ai bambini delle Scuole elementari Probello di Pregassona, che hanno proposto le loro idee ai liceali. Tra queste idee c’è ad esempio quella di una passerella in vetro per poter osservare il fiume, idea che i ragazzi hanno riadattato trasformandola in un ponticello in legno con una parte trasparente, situata di fronte all’Ospedale italiano. La gradonata che verrà costruita di fronte al Campus est, è stata resa arcobaleno grazie all’ausilio di diverse pietre naturali, e di fronte a essa è stato proposto un murales che promuovesse temi importanti come l’emergenza climatica. Lungo il fiume sono comparse anche diverse panchine, tavoli e giochi di società, così come luoghi di svago per i più piccoli, cercando di creare punti d’incontro intergenerazionali.

Un percorso per educare

Infine è stata anche lanciata l’idea per un percorso didattico, composto da dodici pannelli situati lungo il fiume, che fornissero informazioni sulla natura e la storia del Cassarate, offrendo inoltre un percorso narrativo che rendesse il tutto più interattivo, specialmente per le giovani generazioni.

«Il percorso compiuto in questi due anni scolastici – ha affermato Valeria Doratiotto Prinsi, direttrice del Liceo – tocca qualcosa che va al di là della rinaturazione del Cassarate e supera i suoi argini, per andare a toccare nel profondo e nel concreto ciò che rappresenta l’obiettivo della formazione liceale, ossia privilegiare una formazione ampia, equilibrata e coerente».

«Ci auguriamo – ha dichiarato concludendo una delle studenti– che questa partecipazione dei giovani a un progetto cantonale sia d’ispirazione, e che in futuro ci sia un maggiore coinvolgimento dei giovani».

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