La Fondazione Antonia Vanoni, proprietaria dell’ex mercatino Caritas occupato dagli autogestiti, prende posizione
L’occupazione all’ex mercatino Caritas "ha danneggiato pesantemente i simboli storici e di riconoscenza dei benefattori della Fondazione, inoltre diverse famiglie indigenti, che proprio in questi giorni di festa aspettavano la consegna di armadi ripuliti e sistemati dalla Fondazione Vanoni negli spazi dell’ex mercatino Caritas". Dopo l’interrogazione dell’Udc e la presa di posizione della Lega di Lugano, è la stessa Fondazione Antonia Vanoni a prendere posizione dopo quanto avvenuto nella notte tra domenica e lunedì. Dopo la nottata "questi armadi sono stati rovinati, imbrattati o addirittura semi-distrutti, nei locali in cui qualcuno ha ritenuto di potersi illegalmente introdurre e in cui si è comportato come mai, mai avrebbe fatto a casa propria. Quelle famiglie indigenti ora non riceveranno detti armadi o, se si riuscirà a ripararne alcuni, riceveranno (solo) questi ultimi, e con molto ritardo. Eppure era Natale anche per esse". Una descrizione che presenta una "realtà dei fatti" diversa da quanto descritto dal Soa, secondo cui la serata "si è conclusa senza nessun problema particolare".
La Fondazione termina con un auspicio. "Indipendentemente dalle proprie convinzioni, non perdiamo la speranza che sia considerato giusto reclamare per ciò che taluni hanno fatto alla nostra proprietà allorquando mai accetterebbero che fosse fatto alla loro".