È giunta a conclusione la valutazione affidata dal Consiglio di Stato all’avvocato Raffaella Martinelli Peter affiancata da Stefano Fornara
È sul tavolo di Gabriele Fattorini, direttore della Divisione dell’azione sociale e delle famiglie del Dipartimento della sanità e della socialità, l’audit inerente al dossier Unitas. Formalmente nelle mani del Consiglio di Stato dal maggio scorso, dopo che la responsabilità era stata tolta dal governo all’Associazione ciechi e ipovedenti della Svizzera italiana, che l’aveva assunta due mesi prima, è dunque giunta a conclusione la valutazione sui casi di molestie e mobbing perpetrati negli anni dall’ex dirigente.
«L’audit – ci conferma il funzionario – è stato consegnato secondo i tempi del mandato. Abbiamo poi incontrato la persona incaricata di svolgere l’audit, da cui abbiamo ottenuto un chiarimento e richiesto un piccolo complemento. È stato quindi letto e analizzato. Si tratta ora di riportare il tutto in Consiglio di Stato, da cui è stato dato mandato, per fissare le indicazioni sul come procedere».
Una tempistica che richiederà per giungere agli effetti finali ancora del tempo: «Da parte mia – risponde ai nostri interrogativi Fattorini – dovrei già settimana prossima inserire questa documentazione all’ordine del giorno del Consiglio di Stato, poi sarà la stesso Consiglio di Stato che dovrà valutare i passi successivi. È chiaro, dunque, che non posso per ora rivelare alcun contenuto dell’audit né tantomeno delle eventuali misure che saranno adottate. Anche perché in termini di correttezza dovremmo prima riferire a chi ha dato il mandato, appunto il Consiglio di Stato, poi discutere con Unitas e dare infine anche una ‘restituzione’ a chi ha partecipato all’audit. Lo faremo, immagino, anche in modo pubblico dando riscontro generale su quello che abbiamo fatto e soprattutto su quello che si farà. Al momento quindi non posso andare oltre».
Il documento, del resto, ha richiesto più del tempo prefissato; in questo senso sono state necessarie un centinaio di ore aggiuntive nel lavoro dell’avvocato incaricato, ovvero Raffaella Martinelli Peter, e un secondo esperto ad affiancarla, l’avvocato Stefano Fornara, non solo per la grande mole di documenti raccolti ma anche per le persone ascoltate, diverse in maniera spontanea e non esclusivamente su chiamata. Così come, non manca di farci sapere il direttore della Divisione, «c’è voluto del tempo per leggerlo e poi per richiedere ulteriori specifiche. Ma ora, posso dire, che abbiamo tutti gli elementi per decidere».
È allora necessaria ancora qualche settimana ma il tempo della conclusione dell’iter è quantomeno vicino: «Del resto c’è gente che si aspetta una restituzione, non tanto sui contenuti, ma in generale. La rilevanza politica-mediatica, di operatori, utenti e volontari è stata ampia, perciò ciascuna di queste persone si attenderà ovviamente, ad audit consegnato, una risposta sui provvedimenti, o meno, da introdurre, e in accordo o senza l’accordo di quanti sono coinvolti. È chiaro insomma che l’aspettativa è molta».