Presto in pubblicazione a Lugano e Porza il Piano di quartiere del comparto B1a. Previsti edifici misti di altezza tra i 30 e i 60 metri
È pronto il piano di quartiere del futuro quartiere di Cornaredo. La domanda di costruzione verrà pubblicata ufficialmente giovedì 6 ottobre agli albi comunali della Città di Lugano e del Comune di Porza. Il comparto B1a del Nuovo quartiere di Cornaredo (Nqc) è di circa 55’000 metri quadrati, ospiterà edifici a uso misto, di altezza variabile tra i 30 e i 60 metri, spaziati di almeno dodici. Sorgeranno residenze, commerci, si svilupperà il settore terziario. Ci saranno contenuti di svago e tempo libero, salute, sport, innovazione. Sono previsti, tra gli altri, appartamenti, un hotel con un centro per convegni, ristoranti, spazi espositivi, piccoli negozi, un centro fitness, una piscina, un centro medico e una casa medicalizzata. Il volume del costruito sarà di circa di 440’000 metri cubi (di cui 227’000 interrati).
All’interno, troverà spazio anche il nodo intermodale, il luogo dove molteplici forme di trasporto individuale e collettivo si incontrano e si scambiano, che fungerà anche da capolinea del prolungamento del tram-treno dal centro città. Sono previste pure le fermate del trasporto pubblico della linea del tram-treno del Luganese e degli autobus. Non solo. Verrà realizzato un autosilo interrato, disposto su tre piani, con 1’200 parcheggi (mille sotterranei), di cui 600 destinati al Park & Ride, 400 a uso pubblico del quartiere e 200 per i contenuti privati del comparto. A questi si aggiungono i posteggi per le moto e per le biciclette. L’autosilo è disposto su tre piani ed è collegato internamente all’autosilo del Polo Sportivo e degli Eventi.
Il comparto B si estenderà dunque fino a buona parte dell’attuale parcheggio delle Tpl, annuncia la società Afry Svizzera Sa, che ha lavorato in sinergia con lo studio Gottlieb Paludan Architects (parte del gruppo Afry), con sedi a Oslo e Copenaghen, che sono specializzati nello sviluppo di progetti a scala urbana e focalizzati sulla mobilità. La società Mawi group Sa si è invece occupata dell’ingegneria civile e delle tematiche ambientali ed energetiche. Lo studio Ferella Falda Sa, infine, ha curato la parte relativa al traffico e alla mobilità. Lo sviluppo pianificatorio rivoluzionerà l’aspetto del comparto: in pratica di quanto esiste ora verrà fatto tabula rasa e nell’area è previsto un nodo intermodale che comprende quello che sarà il più grande parcheggio di Lugano.
I progettisti hanno messo d’accordo due entità con interessi ben diversi: le Ail Sa, che hanno anche operato una permuta di terreni con la Città per agevolare la pianificazione, e la Res Building Sa. Se si passerà dalla carta al cantiere, dell’esistente resterà in piedi ben poco. Come detto, il Piano di quartiere, che ospita il nodo intermodale, con le fermate del trasporto pubblico, un Park & Ride e una serie di contenuti misti organizzati in vari edifici saranno coerenti con le linee guida del Masterplan. Come noto, i promotori Res Building Sa e Ail Sa, nel 2021, in qualità di proprietari dei terreni e promotori del progetto, hanno dato avvio concretamente allo sviluppo del quartiere B1a all’interno del Nqc.
Il progetto mira a creare un senso di appartenenza nel quartiere, un centro di aggregazione per giovani e anziani, per il quale occorre un edificio di riferimento. L’edificio più alto del nuovo quartiere di Cornaredo sarà situato al centro del quartiere. I progettisti hanno cercato risposte alle esigenze della popolazione, che cerca un ambiente vivace con svariati commerci e attività al servizio delle varie tipologie di utenti. Questo obiettivo, si legge nella nota stampa, viene raggiunto attraverso un’attenta selezione dei contenuti. La convergenza di trasporto pubblico, trasporto privato e percorsi di mobilità dolce permette di avere persone in transito in vari momenti della giornata e della settimana.
I promotori hanno voluto un progetto con un elevato grado di sostenibilità, intesa come attenzione a una efficiente gestione delle risorse nel rispetto dell’ambiente e alla promozione di una relazione virtuosa e sinergica con il contesto, con un occhio di riguardo alla progettazione di uno spazio urbano che faciliti la costruzione di una comunità di quartiere e offra l’opportunità di avere uno stile di vita efficiente e senza costrizioni. L’intenzione dei promotori è quella di individuare delle soluzioni all’avanguardia che prevedano un utilizzo ottimale delle risorse e un’efficienza energetica elevata, fino a raggiungere lo standard "Zero-energy building", ovvero un edificio per il quale il bilancio tra l’energia prodotta e quella consumata è pari a zero.