La Fas prende posizione sullo sviluppo del comparto e pone due domande relative all’integrazione nel contesto esistente e sul concorso
La Federazione degli architetti svizzeri (Fas) è “preoccupata” per lo sviluppo del Nuovo Quartiere Cornaredo (Nqc). In un comunicato firmato dalla presidente Riccarda Guidotti vengono formulate due domande. La prima riguarda “la dubbia qualità urbanistica di questo progetto, della sua integrazione nel contesto esistente e futuro e delle sue relazioni con i beni naturali e culturali del luogo”. “Come è stata rispettata l’organizzazione spaziale definita dal concetto urbanistico originario che vinse il concorso e con il Masterplan? Esiste una coerenza e un coordinamento con i progetti adiacenti e con il PDCom, il Piano Direttore comunale di Lugano, anch'esso in fase di sviluppo?”.
Con il secondo quesito “ci chiediamo perché il progetto sia stato elaborato da un grande studio di ingegneria attivo a livello internazionale e non sia stato aggiudicato attraverso una procedura di concorso pubblico. La complessità e l'importanza urbanistica e architettonica del progetto rendono indispensabile un confronto di idee e di progetti. Il nodo Intermodale con terminal di autobus, tram e Park & Ride sono inoltre infrastrutture finanziate con denaro pubblico e che occupano in parte suolo pubblico. Ciò rende indispensabile una procedura di concorso anche dal punto di vista legale”.
Iniziato quasi vent'anni fa, per la Fas lo sviluppo urbano del Nqc “deve proseguire con gli stessi elevati standard qualitativi con i quali è iniziato. La Commissione Urbanistica recentemente nominata dalla città di Lugano deve farsi garante di questo processo”.