Luganese

Osservatorio astronomico Carona, Lugano si oppone al lifting

La Commissione dell’edilizia favorevole invece all’ampliamento e alla ristrutturazione richiesti da una mozione interpartitica. Deciderà il legislativo

Il telescopio del più antico Osservatorio ticinese
(Ti-Press)
10 luglio 2022
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Ampliamento e ristrutturazione non s’hanno da fare. È questa l’opinione del Municipio di Lugano in merito alla mozione interpartitica (prima firmataria, Lucia Minotti della Lega dei ticinesi), presentata lo scorso marzo sull’Osservatorio astronomico Calina nel quartiere di Carona. Con i suoi 60 anni rappresenta il più vecchio dei quattro osservatori presenti in Ticino ed è l’unico centro in Svizzera specializzato nell’osservazione delle stelle variabili. La mozione chiede di riprendere il progetto allestito dall’ex Comune di Carona relativo al lifting a suo tempo ideato e, di conseguenza, propone all’esecutivo di licenziare un messaggio municipale all’indirizzo del Consiglio comunale, richiedendo il necessario credito per un intervento. Ma il Municipio cittadino, pur ritenendo ricevibile la mozione, invita il Consiglio comunale a respingere la richiesta.

Pareri contrastanti

Non di questa opinione, invece, i membri della Commissione dell’edilizia, che osservano: "In considerazione della particolarità delle attività svolte, lo stato di vetustà dell’immobile e il potenziale di sviluppo dell’offerta didattica e osservazione astronomica – elementi questi che danno al Calina interesse e importanza per la città di Lugano – e a seguito degli approfondimenti affrontati, con rapporto del 21 marzo 2022 invita il Consiglio comunale a voler approvare la mozione, riproponendo il medesimo dispositivo di voto della mozione". Ora l’ultima parola spetterà al Consiglio comunale che nella prossima seduta dovrà pronunciarsi sulla richiesta di ampliamento e di ristrutturazione del locale Osservatorio che, come hanno sottolineato i mozionanti: "La struttura oggi contempla strumentazioni di prestigiose università. Il cuore pulsante è rappresentato dal telescopio da 50 centimetri di diametro, grazie al quale sono state scoperte una quindicina di stelle variabili. L’attuale sede, oltre a presentare importanti segni di usura e deperimento, non è più adatta a supportare l’attività della ricerca e della didattica". L’Osservatorio, gestito dall’Associazione Astrocalina, è meta di diverse scolaresche e ospita corsi per adulti e serate pubbliche.