Un bilancio 2021 positivo: aumento dei passeggeri rispetto al 2020 e una capienza di 600 persone sui treni in doppia composizione
All’assemblea ordinaria delle Ferrovie Luganesi Sa (Flp) si è volto uno sguardo al passato, per tracciare il bilancio 2021 e uno al futuro, verso l’ampliamento e messa in opera della rete tram-treno che collega Lugano e Ponte Tresa (Rttl), progetto di cui Flp è parte integrante e che contribuirà a rivoluzionare la mobilità dell’intera regione.
«La nostra azienda prosegue senza sosta e con slancio verso i suoi ambiziosi e importanti progetti – ha commentato il direttore dell’azienda Roberto Ferroni in occasione del rapporto d’esercizio 2021 –. Dapprima il potenziamento del trasporto pubblico operato a livello cantonale e il cambio orario dal 13 dicembre 2020 (che ci ha permesso di aggiungere una corsa in più nei fine settimana per favorire le coincidenze con i treni Ffs) e poi, nell’imminente futuro, il più grande disegno della Rete tram-treno del Luganese, entrambi determinanti nel cambiamento di paradigma della mobilità di tutti».
Ripercorrendo, in breve, la storia recente delle Ferrovie Luganesi, l’evento più significativo per lo sviluppo della Flp è avvenuto nella notte dell’11 marzo 2021, quando il primo treno Tramlink (dell’azienda Stadler) è stato posato sui binari della Ferrovia Lugano-Ponte Tresa. Giunta l’autorizzazione all’esercizio da parte dell’Ufficio federale dei trasporti (Uft), i primi tram-treno sono divenuti ufficialmente operativi con la corsa delle 4.54 del 7 agosto e il 30 dello stesso mese è entrata in circolazione, per la prima volta, la doppia composizione. «Quelli di Flp erano i primi Tramlink giunti in Svizzera, e la nostra società ha funto da apripista a beneficio anche delle altre aziende elvetiche che li hanno ordinati dopo di noi». Oggi i veicoli di questo tipo sono nove e sono tutti operativi.
I dati concreti di maggior rilievo dell’anno 2021? Il numero di passeggeri trasportati complessivamente ha registrato un + 23.8% rispetto al 2020, con un’affluenza di oltre 2 milioni di persone. Se il tram-treno è in doppia composizione, possono accedervi fino a 600 passeggeri. Sono stati svolti anche dei lavori di manutenzione alle infrastrutture delle stazioni di Lugano, Ponte Tresa, Magliaso e Caslano per addattarle alla circolazione dei nuovi treni in accordo con le direttive dell’Uft.
L’ampliamento della rete ferroviaria del Luganese rappresenta sicuramente una sfida, ma la presidente, Clarissa Indemini, ha dichiarato di crederci fino in fondo: «La nostra società continua il suo percorso nell’intento di voler perseguire la visione lungimirante dei pionieri di questa ferrovia e gli scopi per i quali è stata creata, ossia collegare tra loro in modo sempre più efficiente le aree dell’agglomerato, per potersi anche allacciare alla rete ferroviaria nazionale, facilitando ogni tipo di relazioni. La ferrovia, del resto, è sempre stata la struttura portante dell’evoluzione e del progresso della società e dell’economia, sin dai suoi esordi nell’entusiasmo dell’Ottocento».