Oltre 2,4 milioni di passeggeri nel 2022; e all'orizzonte c'è la futura rete tram-treno
Passata la pandemia, anche la Ferrovia Lugano-Ponte Tresa ha ritrovato la sua clientela: quasi 2 milioni e mezzo i passeggeri trasportati nel corso del 2022, un anno segnato anche dal cambio dei convogli, col passaggio ai nuovi treni Tramlink. Ma novità ancora più importanti sono di là da venire, come la nuova linea in galleria che dovrebbe portare il trenino nel centro di Lugano. Il punto su tutto ciò è stato fatto all'assemblea degli azionisti di Ferrovie Luganesi Sa, svoltasi nella sala del Consiglio comunale di Lugano.
La presidente Clarissa Indemini ha ricordato la significativa ricorrenza dei 175 anni di vita delle ferrovie svizzere, un percorso accompagnato per 110 anni dalle stesse Ferrovie Luganesi. Dal passato, uno sguardo al futuro, cioè al progetto della Rete tram-treno del Luganese (Rttl) promosso dal Dipartimento del territorio, che come noto dovrebbe trasformare il trenino in una sorta di metrò sull'asse Malcantone-Lugano, con successive diramazioni in altre direzioni. Il direttore Roberto Ferroni da parte sua ha riferito che il 2022, dopo i due anni della pandemia, anche grazie all’abrogazione da parte del Consiglio federale delle misure di protezione ancora in vigore, e meglio, la revoca dell’obbligo dell’uso della mascherina sui mezzi pubblici svizzeri, ha riportato la fiducia dell’utenza nei confronti del trasporto pubblico, constatabile anche dal crescente numero di passeggeri che l'anno scorso sulla linea ha sfiorato la quota di 2,5 milioni del periodo prepandemico, contando a fine anno infatti 2 milioni e 428'547 utenti, ovvero il 19,58% in più rispetto al 2021. Per quanto riguarda l’altra grossa novità, ovvero la sostituzione dei vecchi trenini arancioni (l'ultimo è stato ‘salutato’ il 26 marzo) con la flotta dei nuovi Tramlink, che hanno preso interamente possesso dei binari della Ferrovia Lugano-Ponte Tresa, ebbene l'avvio è stato marcato da alcuni intoppi, attribuiti alla giovane età dei nuovi treni. In seguito, la collaborazione tra il personale Flp e la ditta produttrice ha permesso di eseguire le ottimizzazioni necessarie orientate all’efficienza e all’affidabilità del servizio, passando anche dall’esecuzione di significative opere di manutenzione e rifacimento all’infrastruttura complessiva, al fine di permettere il corretto funzionamento dell’intera linea e assicurando ai passeggeri la percorrenza della tratta.
Al termine dell’assemblea, i presenti hanno potuto volgere lo sguardo al futuro del terminale autobus/tram treno di Lugano, grazie agli interventi di Roberto Bianchi, direttore della Divisione spazi urbani, e Marco Hubeli, direttore della Divisione pianificazione, ambiente e mobilità della Città di Lugano, che hanno presentato i progetti di riorganizzazione dell’intera area.