Appropriazione indebita e cattiva gestione: pena di 9 mesi sospesi alle Correzionali di Lugano per un 47enne amministratore unico
«È stato l’unico inciampo nella mia vita professionale». Così un 47enne italiano domiciliato nel Luganese ha dichiarato stamane davanti alla Corte delle Assise correzionali di Lugano nel processo a suo carico per appropriazione indebita e cattiva gestione. L’uomo, nel 2017, nella sua qualità di amministratore unico di una società, nel frattempo finita in liquidazione, aveva distratto 170mila franchi ad altri scopi, sia personali che societari. Reo confesso, in un dibattimento svoltosi con rito abbreviato, è stato condannato dalla giudice, Francesca Verda Chiocchetti, alla pena di 9 mesi posti al beneficio della sospensione condizionale per un periodo di prova di due anni. Pena definitiva, dal momento che l’imputato, difeso dall’avvocatessa Luisa Polli, ha già annunciato alla Corte di non voler ricorrere in Appello. Titolare dell’inchiesta, la pp Chiara Borelli.