Il Municipio di Lugano ribadisce la necessità di difendersi in tempi stretti, non sono stati versati anticipi
Il Municipio di Lugano ha trasmesso le risposte a due interrogazioni che tornano sulla demolizione dell’ex Macello, con relativo sgombero del centro sociale autogestito, lo scorso 29 maggio. Una di esse, che era stata inoltrata da Nicola Schoenenberger (Verdi) tocca un tema controverso, ovvero la difesa legale dei municipali affidata all’avvocato Elio Brunetti, senza passare per il Consiglio comunale. Mandato legale che, spiega il Municipio, “è stato conferito sia dal Municipio sia dai sei municipali singolarmente”. Premesso che il Municipio in teoria potrebbe spendere direttamente fino a 250mila franchi, disponendo di una delega in questo senso (anche se gli Enti locali sollevarono il problema del conflitto d’interessi) lo stesso esecutivo risponde che finora non sono stati versati anticipi delle spese, e che gli interventi del legale si sono limitati all’essenziale. Sempre dalla risposta municipale si apprende che esiste una copertura assicurativa, che assumerebbe le spese legali dei municipali dove vi fosse un evento di responsabilità civile. Dire che verrà utilizzata questa polizza assicurativa è, secondo il Municipio, prematuro: occorre aspettare il termine della procedura penale (la risposta è datata 3 febbraio). Si tratta, ribadisce, di azioni intraprese dai municipali nell’ambito delle loro funzioni, ed è stata finora esclusa una responsabilità penale. Ma, per finire, quanto è costato il servizio dell’avvocato Brunetti? Stanti i tempi stretti dell’inchiesta, scrive il Municipio, non sarebbe stato possibile coinvolgere il Consiglio comunale, che però potrà trovare tutte le informazioni del caso nel conto consuntivo.
Alla seconda interrogazione, firmata dal consigliere comunale Demis Fumasoli (Forum Alternativo) è stata in gran parte data risposta nell’ultimo Consiglio comunale, a seguito di un altro atto parlamentare. Il Municipio ribadisce di non aver mai ordinato la demolizione di quell’ala dell’ex Macello, ma solo del tetto ed eventualmente di una parete, e che quanto successo deve ricondursi a un problema di comunicazione fra i Corpi di polizia. “Il Municipio si dice comunque dispiaciuto per quanto accaduto, soprattutto per la valenza simbolica della demolizione avvenuta in piena notte e per la comunicazione imperfetta che ne è seguita”.