Il Consiglio comunale ha approvato i 600’000 franchi in più necessari per il parcheggio, ma d’ora in poi aumenteranno i controlli
Termina fra auguri di buone feste, qualche malumore e buoni auspici il ciclo di Consigli comunali (Cc) di uno degli anni politicamente più difficili della storia recente di Lugano. A tenere banco al Palazzo dei congressi è stata in particolare una discussione sulla richiesta di un credito supplementare – 600’000 franchi su 2,2 milioni di investimento iniziale, ossia il 27% in più – per la sistemazione e l’ampliamento del parcheggio Riva Bianca. Sebbene il legislativo abbia infine approvato la richiesta del Municipio, non sono mancate critiche e considerazioni piuttosto amare sul notevole sorpasso di spesa nel cantiere del posteggio di via Cortivo a Castagnola, che serve anche chi imbocca il sentiero di Gandria.
I motivi del sorpasso sono diversi. Ad esempio, nel terreno è stata rinvenuta meno roccia del previsto e sono stati di conseguenza necessari degli ancoraggi. O ancora: durante gli scavi è stato riscontrato un inquinamento del materiale di cantiere, sebbene non dovuto a quest’ultimo, che ha necessitato di interventi puntuali. Queste, e altre, ragioni hanno imposto reazioni rapide a “situazioni imprevedibili e potenzialmente pericolose”, si è giustificato l’esecutivo. Tuttavia, come ha rimarcato la Commissione della gestione, la Legge organica comunale (Loc) prevede che, quando si parla di crediti superiori ai 20’000 franchi e il sorpasso è di almeno il 10%, si chieda il credito supplementare non appena il sorpasso sia accertato.
«Sui cantieri possono verificarsi imprevisti o urgenze – ha premesso il relatore della Gestione, Edoardo Cappelletti (Ps-Pc) –. Qualora ciò dovesse avvenire, si ritiene tuttavia necessario che il Municipio proceda a informare e a coinvolgere tempestivamente il Cc e le sue commissioni come previsto dalla Loc. A maggior ragione, tale discorso è valido quando ci si trova confrontati non tanto con interventi dettati da circostanze impreviste, ma con superamenti di credito generati da opere non contemplate dal progetto originario, non improcrastinabili e realizzate senza l’avallo del legislativo». «Il fatto che questo genere di oneri supplementari siano riconducibili a una scelta dell’amministrazione – ha aggiunto il consigliere – ha perciò indotto la commissione a caldeggiare che eventuali nuove opere prospettate dai Servizi che comportano un sostanziale sorpasso del credito già autorizzato debbano essere subordinate a una preventiva approvazione da parte dell’intero Municipio. Con pieno spirito costruttivo, alcuni mesi fa la commissione ha inoltre chiesto di dare mandato alla Revisione Interna per valutare dei correttivi ai sistemi di controllo interno per quanto attiene alla gestione dei crediti d’investimento».
La Revisione ha perciò proposto una serie di misure su tre livelli: negoziazione di apposite clausole con le ditte appaltatrici e maggiore responsabilizzazione della Direzione lavori sul controllo finanziario delle opere e dei relativi costi; allestimento di una lista dei progetti ‘a rischio’ di sorpasso nella tabella riassuntiva degli investimenti e puntuale informazione al Municipio, in qualsiasi momento dell’anno, in merito a problemi legati a superamenti di credito; analisi dei dati finanziari della tabella degli investimenti, riconciliazione dei progetti ‘a rischio’ e invio semestrale di questa tabella al Municipio, il quale potrà condividere i progetti ‘a rischio’ con il Cc e le commissioni interessate. Una procedura che, con risoluzione del 14 ottobre scorso, è stata accolta dal Municipio e verrà pertanto messa in atto. «Ci auguriamo ora di non essere più confrontati con superamenti di credito» ha concluso Cappelletti.
Il credito supplementare è stato accolto da 38 voti favorevoli, mentre in 13 hanno detto di no e 2 si sono astenuti. Nonostante quest’esito chiaro, la discussione è stata vivace. Agguerrito il gruppo Più Donne-Movimento Ticino&Lavoro. «Il tema del sorpasso va dall’imbarazzante al preoccupante», «il progetto fa abbastanza schifo, sebbene siano stati spesi un sacco di soldi. Ed è un ennesimo superamento, quando c’è gente che fa fatica ad arrivare a fine mese», gli interventi rispettivamente di Tamara Merlo e Sara Beretta Piccoli. Meno colorito ma dello stesso tenore anche quello di Federica Colombo Mattei (Ppd): «Mi rammarico non su questioni di quantità (ossia di costi, ndr) ma di qualità dell’opera. Non posso valutare positivamente il risultato. È un progetto che non ha saputo chinarsi sulle peculiarità del luogo, dalla scelta dell’illuminazione a quella dei materiali. Uno spazio indefinito, che crea discontinuità e che meriterebbe da subito dei correttivi».
Fortemente critici anche Verdi e Udc: «Siamo sempre stati contrari all’aumento degli stalli, la cui esigenza non è dimostrata da alcuno studio e visto che la via è a vocazione turistica e pedonale. Inoltre, l’esecuzione dell’opera è un pugno nell’occhio» (Nicola Schönenberger), «è già la seconda volta quest’anno che ci ritroviamo ad approvare crediti supplementari (dopo gli oltre tre milioni per la pavimentazione del centro lo scorso marzo, ndr). Non ritenevamo e non riteniamo accettabili superamenti di spesa così importanti» (Alain Bühler). Più sfumate, prevedibilmente, le posizioni degli altri partiti. Rupen Nacaroglu (Plr) e Marco Bortolin (Lega) hanno espresso soddisfazione per la nuova procedura e anche Lorenzo Beretta Piccoli (Ppd) si augura che questa situazione sia uno spartiacque «verso situazioni che non si devono più registrare».
Più pacifiche le altre trattande. Qualche scaramuccia fra legislativo ed esecutivo non è mancata sull’aggiornamento del Preventivo 2021, che prevede un maggior deficit di 21,6 milioni, mentre sono passati senza grossi sussulti: il Consuntivo 2020 e il resoconto 2017-20 dell’Ente autonomo casa anziani Canobbio-Lugano; il contributo (100’000 franchi) all’Apc Society, organizzazione attiva nell’ambito del carcinoma prostatico e che intende organizzare due convegni internazionali in città; il contributo (210’000 franchi totali) per tre anni al Festival internazionale del teatro e della scena contemporanea; il credito (400’000 franchi) per la realizzazione di due parchi temporanei a Besso nell’ambito del progetto StazLu.
Non è invece passata la mozione di Giovanni Albertini e Sara Beretta Piccoli (Ticino&Lavoro), che sostanzialmente chiedeva di inserire un mercato coperto nell’ex deposito Arl di Viganello. «È prematuro decidere adesso la destinazione dell’immobile inserito in una pianificazione più ampia» ha detto il capodicastero Sviluppo territoriale Filippo Lombardi, non scartando tuttavia a priori l’ipotesi.