Luganese

Lili, il libro per l'infanzia che ha convinto il Decs

Concepito e ispirato al difficile momento della pandemia, è stato ideato e scritto da Elisa Colusso e Cinzia Valsangiacomo. Un progetto di solidarietà

Elisa Colusso e Cinzia Valsangiacomo, autrici di 'Lili alla ricerca del suo guscio'
(TI-PRESS/Pablo Gianinazzi)
24 maggio 2021
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Inventare una storia da zero. Scriverla - nel pieno della pandemia. E illustrarla. Un'esperienza mai prima provata dalle loro autrici. E oggi il progetto è divenuto un sogno realizzato. Parliamo di "Lili alla ricerca del suo guscio", libro per l'infanzia che «inaspettatamente» sta scalando gli scaffali delle sedi scolastiche del Canton Ticino ed è entrato di diritto nel catalogo cantonale del sistema bibliotecario ticinese. Ideatrici del progetto editoriale: Elisa Colusso, 27 anni, direttrice dei Servizi extrascolastici di Torricella Taverne e Cinzia Valsangiacomo, 53 anni, operatrice socio assistenziale, che incontriamo mentre con fierezza stringono tra le mani una copia della loro opera, che vede in primo piano in copertina il sorriso contagioso della tartaruga Lili, illustrata dalle grafiche, Chiara e Sofia Frei.

'Incertezza e solitudine, tutte emozioni che i bambini manifestavano fortemente'

Come nasce l'iniziativa? «È un libro sorto molto spontaneamente durante la pendemia, periodo che ha visto sia me sia Cinzia osservare nei bambini che frequentano i nostri centri extra scolastici tante emozioni vissute e che tuttora vivono, che in tempi normali non si provano nella quotidianità» - esordisce Elisa Colusso. «Parlo dell'incertezza, della solitudine. Tutte emozioni che i bambini manifestavano così fortemente che a noi, professioniste del settore, è venuta la voglia di scrivere una storia. Ci è venuto spontaneo costruire la trama di un guscio di una tartaruga che si sfila. Perché, se ci pensiamo, tutti noi quando perdiamo le nostre sicurezze, ci sentiamo nudi. Da qui è nata Lili».

«Se ci penso, io non avrei mai immaginato di scrivere un libro» - osserva Cinzia Valsangiacomo. «Il periodo difficile della pendemia ci ha portate a scrivere la storia in modo molto naturale, immedesimandoci in quello che hanno vissuto i bambini ma anche in quello che abbiamo vissuto noi. Il personaggio della tartaruga ha così iniziato a prendere vita. Man mano che scrivevamo ci venivano in mente delle situazioni e dei momenti diversi che poi hanno formato la storia, che abbiamo scritto in un solo pomeriggio». 

Parole e immagini come hanno trovato la loro imprescindibile sintonia durante la composizione del libro? «Le due grafiche, Chiara e Sofia Frei, davvero bravissime, si sono buttate con noi a capofitto in questa avventura» - spiega Elisa Colusso. «Prima di allora non avevano mai illustrato un libro. Io e Cinzia abbiamo detto loro unicamente, prospettando il nostro testo: "La nostra idea è questa. Pensate di potercela fare?". Qualche giorno dopo ci hanno presentato le bozze dei disegni e ci siamo innamorate subito e così abbiamo immediatamente affidato loro l'incarico». Quali passi avete dovuto compiere perché il libro si ritagliasse un posto nelle librerie e nelle biblioteche scolastiche? «Onestamente non pensavamo che potesse ottenere questa accoglienza e potesse vedere la prima edizione (700 copie) già quasi esaurita. Noi eravamo entusiastissime e dobbiamo sottolineare che ci hanno sostenuti in molti» - osserva Cinzia Valsangiacomo.

Il ricavato dell'impresa editoriale a favore dei bambini del Nicaragua

Le fa eco Elisa Colusso, che aggiunge: «Noi abbiamo preferito non appoggiarci a una casa editrice e volevamo che il libro fosse stampato in Ticino. Per questo, visti i costi elevati, abbiamo cercato e ottenuto il sostegno finanziario offerto dalla piattaforma di crowdfunding, 'Progettiamo.ch' che ha preso a cuore il nostro progetto, appoggiandolo e condividendo lo scopo del progetto. Che è stato quello di fare qualcosa per i bambini, perché, se ci pensiamo, durante la pandemia per loro è stato fatto molto poco. Così, in meno di un mese e mezzo, abbiamo raccolto tutti i fondi necessari per coprire le spese. Il ricavato del libro sarà devoluto a favore dell'Associazione per l'aiuto medico al Centro America (Amca) e dell'ospedale pediatrico la Mascota di Managua in Nicaragua».

E 'Lili alla ricerca del suo guscio' ha convinto il Dipartimento educazione cultura e sport. «Sì, io mi sono lanciata contattando la Sezione delle scuole comunali del Decs e presentando le finalità del nostro progetto. E subito è piaciuto moltissimo» - fa sapere Elisa Colusso, che prosegue: «Il libro si rivolge in particolare agli allievi delle scuole dell'infanzia e delle Elementari, dai 3 agli 11 anni. È pure stato adattato per essere letto dai bambini con problemi di dislessia. Un libro davvero per tutti. E così 'Lili' è stato inserito nelle biblioteche scolastiche e segnalato come libro didattico a tutti i docenti del Cantone».

Tanti temi veicola la tartaruga protagonista della storia 

Tanti e importanti sono i contenuti della trama della tartaruga. «Noi crediamo alla solidarietà, all'amicizia e crediamo che anche i momenti difficili possono essere superati. Abbiamo pensato concretamente di esprimere questi valori all'interno del libro e, concretamente, abbiamo voluto manifestare solidarietà a chi ne ha bisogno e così abbiamo pensato di devolvere il ricavato all'Amca» - spiega Cinzia Valsangiacomo. Il libro sarà presentato il 24 luglio e il 21 agosto al Longlakfestival, all'interno del Family Festival. Le due serate inaugurali prevedono la lettura di 'Lili alla ricerca del suo guscio' e un atelier didattico per i bambini con le due grafiche dell'opera, Chiara e Sofia Frei. Il libro è presente nelle principali librerie del Cantone e si appresta già a una nuova ristampa. «È un momento di gioia in un periodo pandemico di sconforto» - osserva Elisa Colusso. Insomma, ognuno di noi - come ci insegnano Lili e le loro ideatrici - può davvero in qualsiasi momento ritrovare il proprio guscio perduto.