L'ex gerente dell'esercizio pubblico licenziato dalla titolare perché accusato di presunti illeciti, ma lui respinge le accuse e contro denuncia
La notizia è finita sui social. L'ex gerente del bar-ristorante Palace di Lugano è stato licenziato in tronco e denunciato al Ministero pubblico per illeciti dalla titolare a capo della società di gestione del celebre e rinomato esercizio pubblico, situato accanto al Lac. Ma l'interessato respinge le accuse e ha a sua volta depositato una denuncia. La vicenda, pubblicata su Facebook, risale allo scorso novembre. L'ex gerente è stato impiegato per pochi mesi e il contratto è stato bruscamente interrotto. Il Ministero pubblico dovrà ora far luce su una vicenda dal tenore privato.
La notizia è circolata su Facebook. «L'ho letta anch'io», fa sapere, da noi interpellato, Roberto Badaracco, capo dicastero cultura, sport ed eventi della Città di Lugano, il quale precisa tuttavia che il bar Palace non c'entra con il Lac, ma appartiene alla parte privata. «Anche se naturalmente abbiamo tutto l'interesse che l'esercizio pubblico funzioni al meglio poiché rappresenta una buona vetrina, trovandosi a pochi metri dall'ingresso del centro culturale». Per la pandemia il bar, come tutti gli altri esercizi pubblici, è costretto per ora a rimanere chiuso e a ripiegare sulle consumazioni da asporto. Il Lac, a sua volta, è in attesa che la pandemia si plachi. «Speriamo di poter riaprire in tempi brevi e tornare a proporre gli spettacoli dal vivo» - dichiara il municipale, che sentenzia amareggiato: «La stagione per quest'anno sembra ormai compromessa, difficile immaginare di recuperare da qui a giugno... La soglia minima per riaprire la sala teatro è di 300 spettatori. La vedo dura. Temo che ci vorrà ancora tempo perché si possa tornare ad avere l'autorizzazione di ospitare quel numero. Ma continuiamo a sperare e confidiamo sulla primavera e l'estate».