La questione è stata risolta grazie al Decreto semplificazione che garantisce il pagamento del 100% dei crediti con enti pubblici e privati
Si è finalmente chiusa la lunga telenovela dei debiti che il Comune di Campione d'Italia aveva accumulato nel corso degli anni nei confronti di 28 creditori ticinesi, fra cui la Città di Lugano e lo stesso Cantone. I debiti sono stati pagati. Di riflesso, il Consiglio di Stato ha sbloccato i ristorni dei frontalieri (3,8 milioni di franchi) che nel giugno dello scorso anno aveva congelato proprio a causa i debiti dell'enclave. E sorpresa positiva per i creditori al 100 per 100 e non già in misura inferiore come aveva previsto il commissario straordinario di liquidazione Angela Pagano, sulla base delle norme previste dai Comuni in dissesto finanziario. A favore dei creditori ticinesi è intervenuto il Decreto semplificazione, secondo cui le percentuali del 50 per cento e del 60 per cento ''non si applicano nei confronti di enti e imprese aventi sede legali in Paesi non appartenenti all'Unione Europea, per cui i crediti saranno integralmente pagati''.
La misura è stata applicata per i 28 creditori ticinesi nei cui confronti il comune di Campione d'Italia, per la parte di competenza del commissario straordinario di liquidazione (il commissario prefettizio Giorgio Zanzi aveva già pagato i debiti dal 2018 in avanti) aveva debiti per 2 milioni e 775 mila franchi, pari a 2 milioni e 48.860 euro, sulla base del rapporto di cambio annuale del 2017. Un cambio favorevole rispetto a quello attuale, che ha consentito al commissario straordinario di liquidazione di risparmiare diverse decine di migliaia di euro. Alla Città di Lugano ''per oneri di gestione, manutenzione e intervento all'allaccio del depuratore di Bioggio'' sono stati pagati 786 mila euro (una somma analoga è stata pagata dal commissario prefettizio Giorgio Zanzi), al Cantone 553 mila euro, alla Società Navigazione Lago di Lugano 215 mila euro.