Ennesimo consuntivo in attivo per la Città. La salute finanziaria è nettamente migliorata dal 2014, ma sarà contagiata in modo significativo dal Covid-19
Chiude con un avanzo d'esercizio di 6,77 milioni di franchi il consuntivo 2019 di Lugano, con con un miglioramento di quasi 10 milioni rispetto al disavanzo indicato a preventivo di 3,1 milioni. Un ennesimo risultato positivo che dimostra il miglioramento della salute finanziaria della città. Un consuntivo ottimo a riprova della capacità della Divisione finanze e del titolare del Dicastero finanze Michele Foletti e della serietà del percorso avviato dal Municipio dal 2013, ha sottolineato il sindaco Marco Borradori che ha messo in evidenza l'aspetto dei costi tenuti sotto controllo e addirittura con minori spese di quasi un milione mezzo tenendo conto dell'aggiornamento del preventivo 2019.
In un periodo in cui siamo stati confrontati a un'emergenza sanitaria senza precedenti con prospettive a breve ricche di incognite e la certezza di ricadute pesanti sull'economia. «Non siamo in grado quantificare le perdite che avremo l'anno prossimo - ha rilevato Borradori -. Si possono già constatare i timori di chi è attivo nell'economia, la paura delle persone e le loro reticenze a fare spese in questi mesi». Cosa succederà con il passare del tempo e come evolverà la pandemia? «C'è il timore di una seconda ondata da una parte, dall'altra, si spera di poter avviarci a un lento ritorno alla normalità. Sono tante le speranze, come è tanta voglia di fare. Tutto sommato, la città è ripartita e le cose stanno andando bene. È comprensibile che la cittadinanza, dopo quasi due mesi di 'clausura', abbia voglia di uscire».
A fare la differenza sarà la responsabilità individuale, mentre prosegue il sindaco, dovremo fissare le priorità di investimento senza drammatizzare essendo pronti a rinunciare ad alcuni. Lo diremo pubblicamente. Se non fossimo riusciti a mettere fieno in cascina a sufficienza non avremmo potuto rispondere a tutte» le esigenze provenienti dall'economia cittadina. In questa fase critica, ci sono state le risorse per consentire alla solidarietà di menifestarsi in maniera così significativa». Quale insegnamento trarre da questa pandemia? «È stato un bagno di umiltà per tutti - risponde Borradori -. Ci ha fatto capire come un evento dall'altra parte del mondo possa stravolgere la nostra vita».
Il risultato 2019 presenta maggiori ricavi rispetto al preventivo aggiornato di quasi 15.2 milioni. I maggiori introiti fiscali ammontano complessivamente a 30,7 milioni, di cui: 12,4 per sopravvenienze fiscali (gettito degli anni precedenti), 2,8 milioni di aggiornamento della stima del gettito di consuntivo, 11,6 milioni per le imposte suppletorie delle persone fisiche riconducibili ai maggiori proventi derivanti dalla mini amnistia fiscale, e 2,1 milioni di maggior gettito di imposte alla fonte. I costi evidenziano un incremento di 13,2 milioni per rapporto al preventivo aggiornato 2019 e di 23,6 milioni rispetto al consuntivo 2018. Con la neutralizzazione dei costi aggiuntivi di 25 milioni derivanti dall’aggiornamento di preventivo - riferiti ad ammortamenti supplementari per 20 e alla costituzione di un ulteriore accantonamento di 5 per i contributi al fondo di livellamento della potenzialità fiscale - il consuntivo 2019 presenta minori costi di 1,4 milioni rispetto al consuntivo 2018. «È stata una mossa azzeccata quella del Consiglio comunale in novembre», ha commentato Foletti. Un aspetto che evidenzia la rinnovata volontà del Municipio di continuare a gestire in modo oculato le risorse della Città.
Gli investimenti netti amministrativi ammontano a 51,8 milioni per rapporto ai 63,7 milioni di preventivo, con una variazione di -11,9 milioni. Da rilevare gli ingenti investimenti realizzati nelle costruzioni edili, quasi i 20 milioni di franchi, da cui emergono 8,5 milioni di immobili a scopo o carattere sociale, 4,2 milioni di immobili scolastici e 3,9 milioni di impianti sportivi. Le opere del genio civile evidenziano investimenti netti complessivi di circa 16 milioni. Il grado di autofinanziamento è da considerarsi buono e si fissa al 115.4% (83.76% nel 2018). Una quota che arantisce la copertura integrale degli investimenti e contribuisce in modo diretto al contenimento dell’indebitamento, che nel 2019 si riduce di circa 0.4 milioni di franchi, mantenendosi tuttavia a oltre 877 milioni di esposizione verso le banche e 51.2 milioni relativi alle gestioni speciali (fondi, legati e conto corrente con la Cassa Pensioni), a conferma del fatto che sono ancora necessari interventi incisivi nell’ottica di una sostanziale riduzione. Il risultato 2019 rappresenta un altro piccolo passo verso il raggiungimento dell’obiettivo di riduzione dell’indebitamento. Il capitale proprio, grazie all’avanzo d’esercizio, raggiunge 115.8 milioni, determinando una quota di capitale proprio del 10%, dato che non può ancora ritenersi soddisfacente.
Michele Foletti ha rimarcato l’incidenza negativa che la pandemia da Covid19 avrà sulla gestione 2020 e parzialmente su quelle successive. Gli ottimi risultati ottenuti nel risanamento delle finanze cittadine dal 2014 potrebbero essere in parte vanificati dalla crisi sanitaria, sociale ed economica prodottasi a partire dal mese di marzo. D’altro canto, senza la ferrea volontà di risanare le finanze messa in atto dal Municipio negli scorsi anni, oggi la Città si sarebbe trovata nell’impossibilità di far fronte agli effetti del Covid19 con azioni mirate e coordinate a favore della popolazione e per le imprese.