Per il sindaco Borradori e il capodicastero finanze Foletti è "motivo d'orgoglio. Si tratta del primo preventivo che presentiamo con un avanzo vero e proprio"
Indica un avanzo d'esercizio di 144'000 franchi il preventivo 2019 della Città di Lugano. La cifra è in linea con il piano di rientro allestito dal Municipio oltre cinque anni fa e riequilibra la gestione corrente. Il risultato positivo è stato ottenuto anche grazie ai 22,2 milioni di franchi di sopravvenienze d’imposta (+ 8 milioni rispetto all’anno scorso). “Si tratta del primo preventivo che presentiamo con un avanzo d'esercizio vero e proprio”. Un motivo d'orgoglio agli occhi del titolare del Dicastero finanze di Lugano Michele Foletti e del sindaco di Lugano Marco Borradori che, oggi a Palazzo civico durante la presentazione del documento finanziario, hanno invitato a non abbassare la guardia. Il livello di investimenti netti è stato mantenuto a 60 milioni all'anno mentre l’autofinanziamento tocca i 33,8 milioni. Il moltiplicatore, invece, deve restare al 78 per cento per l’esecutivo che invita il Consiglio comunale a non ridurlo come già proposto dal capogruppo Ppd Michel Tricarico. La sfida per i prossimi esercizi è quella di procedere a una graduale ma significativa diminuzione dell’indebitamento, che sfiora il miliardo di franchi, pur garantendo la qualità e la capillarità dei servizi erogati dall’amministrazione alla cittadinanza.
Il documento prevede una cifra d’affari che dovrebbe raggiungere quota 500 milioni di franchi ed è in crescita, così come il gettito d’imposta che dovrebbe arrivare a 255 milioni. “Lugano è una città sana, capace di generare reddito” ha affermato Foletti.
Il Capodicastero finanze si è invece detto preoccupato per le spese in crescita di 9 milioni di franchi causati da contributi propri dovuti al Cantone e ai consorzi. Stesso discorso rispetto ai costi per il personale in aumento di 2,8 milioni di franchi a causa di potenziamenti, scatti annuali e introduzione del nuovo regolamento organico dei dipendenti della Città che passerà in Consiglio comunale nella prossima seduta.
“La fortuna è che in questi anni abbiamo risparmiato 3 milioni di gestione corrente grazie a interessi passivi, un risparmio abbastanza importante. La domanda è quanto durerà la politica dei tassi negativi”, ha messo in evidenza Foletti avvertendo che il settore della cultura sarà ‘penalizzato’ nei prossimi anni, dopo l’investimento di 240 milioni per il Lac. Fra gli obiettivi futuri c’è quello di generare avanzi d’esercizio ogni anno senza non doversi indebitare per gli investimenti mentre “dovremo procedere ad alienazioni di beni per migliorare il risultato d’esercizio e del grado di autofinanziamento” ha sottolineato Foletti.