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Per Campione 'salta' anche il bus con Lugano

Considerato un trasporto internazionale e nell'emergenza del covid-19 fermata unica all'arco d'entrata nell'enclave.

30 marzo 2020
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Non c'è pace per la comunità di Campione d'Italia. Dopo la chiusura del casinò, il dissesto del comune e l'entrata nello spazio doganale europeo, che inficia ultimamente, in tempi di emergenza da coronavirus, la quotidianità dei campionesi, salta (si spera per un periodo limitato) anche il collegamento via bus fra l'enclave e Lugano. Il motivo? "In ottemperanza all'ordinanza delle Autorità italiane del 28 marzo 2020, gli autobus della linea 439 Lugano-Campione, a decorrere dalla data odierna e fino a nuovo avviso, si fermano all'Arco di Campione d'Italia in territorio del Comune di Bissone per l'imbarco e lo sbarco dei passeggeri". Lo ha reso noto la Società navigazione del Lago di Lugano, affiggendo un volantino alle fermate sparse nell'enclave che annuncia che "riprenderà il servizio, entrando dunque con i suoi autobus fin dentro Campione, non appena riceverà istruzioni in merito dalle autorità italiane competenti". 

Una nuova disposizione che non fa che aggravare il pieno godimento dei diritti della comunità campionese così come evidenziato in questi ultimi giorni dal Comitato civico che ha scritto un'accorata lettera al presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, e a diverse altre autorità politiche nazionali e diplomatiche, chiedendo l'auspicato 'passo indietro' alla direttiva europea.

 

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